L’attuale cultura nostra secolarizzata e mondialista pensa di sfuggire alle sue conseguenze, con i suoi principi fondanti e divini, cioè della sua Creazione
Ancor più che sfuggire alle innumerevoli crisi oggettive, le nostre società occidentali (e anche orientali con minore gravità perché meno sviluppate) hanno pure completamente rimosso le loro vere ragioni. Solo l’autentica religiosità delle popolazioni e delle loro singole persone, in quanto singolarmente individuate e invase dalla Grazia divina, vivono nella santità della Speranza sopra-naturale, tutta donata e coscientemente ricevuta nell’umiltà creaturale del Dio salvatore e misericordioso. La Trinità riconosce ovviamente i suoi nel solo rapporto eterno che Dio riserva per sempre ai suoi battezzati così concepiti. Nella misteriosa Libertà personale di ogni creatura umana. E nella sua inviolabile dignità religiosa: indipendente da ogni interferenza politica o politicista, detta “religiosa” o culturale…
Solo la sua profonda consapevolezza di creatura nella figliolanza amorosa e suprema trinitaria l’avrà salvato sia nella vita terrena che eterna: quella che anche i veri filosofi denominano ancora “il Regno”. Tutte le conseguenze della politica ostracista e atea non possono essere considerate che come mere teorie ideologiche negazioniste della unica Verità creazionista logica, causale-ontologica e naturale, nella continuità dell’esistenza. Concepita per ciascun Essere come corrispettiva alla Libertà intrinseca: nella sua natura primigenia come Dono.
Si cerca generalmente di governare fatalmente verso il centro istituzionale, ma i partiti politici detti di centro non esistono ontologicamente: pure sul piano teorico, il centro non è altro che il punto geometrico senza superficie, solo equidistante dalle estreme
Quanto ai partiti politici di destra e di sinistra, sono tutti di “parte”, come lo pretendono le loro denominazioni. Il principio direttivo, trascendente e detto “non-negoziabile” che dovrebbe essere alla loro radice e matrice divina, è solo come strumento e mezzo operativo. Essi non dispongono di alcun diritto intrinseco e auto-sufficiente d’intervenire nel rapporto complessivo e detto auto-sufficiente tra l’uomo e la sua Trascendenza religiosa. Anzi ne deve anche costituire la sua doverosa ricerca di essenziale significatività. Con la propria Creazione generaiva ricevuta sempre, anche prima della nascita, per cui si è stati tutti e ognuno destinati alla posizione rispettosamente apicale nell’ordine universale.
Con tutti i nostri atti e le nostre opere umane, frutto del lavoro intrinseco, vocazionalmente cooperativo e continuo con la Creazione permanente di Dio. Atti marcati e prefigurati dalla vocazionalità divina propria del destino di Libertà e di Bontà nell’esistente. Nelle Leggi celesti della Chiesa petrina e dei suoi Sacramenti, indipendentemente dalle modalità storiche, culturali e identitarie. La metodologia operativa – che sia quella della monarchia o della democrazia popolare – cioè come mezzo strumentale e funzionale (specialmente medievale). La politica deve innanzitutto essere sempre rispettosa dell’armonia trascedente nella Creazione tutta e, naturalmente, non può sostituirla come lo fa attualmente!
Ciononostante, l’orrendo sistema partitocratico, fondato sullo statalismo innaturale e irrefrenabile, è diventato tolitariamente maggioritario sul piano internazionale
Il Peccato originale cui è sempre soggetto anche se non vincolato l’uomo in virtù della sua Libertà santificata e sistematicamente optativa in tutta la sua esistenza, ha indotto e induce l’umanità a scegliere nel suo lavoro personale e collettivo. A compiere la finalità per cui ogni essere o cosa, denominati enti, già dai filosofi dell’antica Grecia, è stata creata nella sua essenza, natura, intrinseca e unica. Da cui il compimento della Civiltà e della sua cultura (ovviamente solo nella Dottrina cattolica!). Ma anche nell’opzione diabolica dell’antropologismo concepito però col suo solo pensiero esclusivamente limitato e riservato al suo razionalismo, deviato così dalla Razionalità. La Ragione, infatti, è totalmente autonoma alla sola condizione di auto-sottomettersi spontaneamente alla Fede in Dio – come pure l’evidenza lo suggerisce ora inutilmente –: alla Sua Creazione, alla Sua Trinità, fino alla Sua Rivelazione e Risurrezione celebrata nella Sua Chiesa Mistica, fondata da Cristo con a capo Papa vicario Pietro. Malgrado gl’innumerevoli peccati di eresia – presso al supremo arbitrio relativamente alla Libertà – mai l’uomo può anche solo pensar di abbandonarla. Però la sua fedeltà è concepibile nel dovere-diritto di criticarne pubblicamente gli errori allo scopo di presenvarne la Verità e la Santità. Foss’anche contro lo stsso Papa errante, in modo rispettoso naturalmente.
Il rapporto con la realtà, che estrinseca quello con la Verità immutabile ed eterna, è stato soppresso dal relativismo per cui è stata proclamata invano la sua inesistenza
Lo gnosticismo immanentista, negazionista e indifferente anche allo storico avvenimento straordinario del Cristianesimo incarnato, continua la sua lotta infinita anche con il realismo filosofico: esso si sta concludendo con l’apparente vittoria pretesamente totale nel relativismo e nell’inesistenza della Verità. Non sussisterebbero quindi che moltelici verità, nel tripudio del soggettivismo pluralistico. Anche la Chiesa romana, specialmente negli ultimi decenni e con l’attuale Pontificato, è giunta a infrangere parecchi dogmi ovviamente immutabili affermando il contrario di quanto tutta la Tradizione della sua eterna Dottrina ha sepre affermato, almeno in ultima e definitiva istanza. Spesso pure come Verità Rivelata! Una minoranza del mondo gelosamente conservatrice della Verità, vale a dire della sua Fede nel Dio Trinitario, sempre più consolidante e consistente continua a manifestarsi denunciando la più grave crisi nel Cattolicesimo della storia. Così è venuta a mancare l’unica dichiarazione della Verità, proclamata incessantemente di fronte ad una umanità palesemente impazzita. Fino al punto che la vittoria delle cosiddette destre politiche, nelle ultime elezioni europee, è stata pure intrepretata come un grande risveglio delle popolazioni contro la falsificazione generale anche mondiale. In realtà detta vittoria delle destre non è stata così iportante numericamente. E soprattutto, la sua consapevolezza veritativa, metafisica e anti-immanentista si è manifestata ancora molto lontanta da una piena coscienza religiosa e cattolica. Per cui non ci si deve meravigliare dei continui tentativi comunque della sinistra (non solo europea) di continuare la sua politica modernista, falsificatrice e politicista.
Tutto dipende dalla Creazione divina, non solo sul piano logico ma dal fatto che la Sua Rivelazione è avvenuta con l’Avvento del Cristianesimo della sua Chiesa
La gravità della crisi globale e mondialista, detta in modo falsificato “politica”, è talmente vasta e profonda che – essendo mancante la voce della Chiesa apostolica romana – rimangono apparentemente in gioco pochissime speranze concrete affinché le vittorie già acquisite possano efficacemente innescare un movimento veramente salvifico.
La grande bufala planetaria è oggi quella per cui la Verità sarebbe identificabile nell’afermazione politicista e clamorosamente fallace, per cui la “sovranità” sarebbe tale solo se “del popolo”! Niente di più truccato e mensongero. La detta “sovranità”, ossia la Verità al di sopra di ogni altra, non può che essere appartenente al Dio Creatore. Quindi trinitario e cattolico. Ma se non lo proclama il Papa, chi lo potrà fare?
Solo minoranze di fedeli ancora estreme ne sono certe nella loro Fede già molto e sempre più perseguitata. Anche da parte della stessa massima gerarchia romana!
Ben più di cinque secoli di brillante ricenca filosofica, con le sole forze antropologiche e rimaste nell’orizzonte terracqueo, non solo hanno portato a risultati al massimo speculativi (non proprio molto male, per carità) con al vertice l’hegelismo nell’800 e Heidegger nel ‘900. Il primo ha ingenerato col suo troppo furbesco, piuttosto che veramente intelligente, marcingegno dialettico (tesi-antitesi e sintesi) la falsa unità aprioristica del Bene e del Male, contro il dogma del Peccato originale. Con l’immancabile produzione simultanea sia della destra che della sinistra, anti vera religiosa nella storia…. Heidegger, invece, (sempre più mondialmente osannato), dopo aver smontato la fenomenologia del suo primo maestro Husserl, ha attaccato irrimediabilmente tutta la filosofia antropologica modernista.
Per aver smesso di parlare dell’Essere, cioè dell’oggetto stesso della ricerca nella verità della… filosofica! Della sua attività per definizione essenziale. Così il possibile trionfo del Cattolicesimo si è pure trasformato, sempre apparentemente, nella più umiliante sconfitta della Civiltà anche detta cristiana.
L’eresia, verso cui pure corre dal Rinascimento la Chiesa romana, è l’antropologismo protestantizzante nel modernismo del mondo: i residuali Cattolici devono rimanere tali, nel’eterna Chiesa Mistica: intensificando la loro Preghiera e i Sacramenti
L’immeritatamente celebrato Hegel ha ingenerato quasi simultaneamente il materialismo secolarizzato col marxismo e, in falsa opposizione, l’idealismo infinito anche edonisteggiante, vale a dire le due maggiori ideologie anti-realiste de nostro disgraziato (senza Grazia di Dio) universo. Oggi, come ripeteva Chesterton: “Non credendo più in Dio, “si finisce per credere in tutto e nel suo opposto”. Si comprende così l’infatuazione immanente e materialista, modernista e solo antropologica, pure di moltissimi prelati burocratizzati e sacerdoti sperduti che coniugano allegramente il diavolo e l’acqua santa. Con i suoi autori più auterovoli e pseudo-teologi, fin dagli anni trenta del secolo scorso, in Francia, come nella mitteleuropa tedesca in presa alla “personalite acuta” o al “socialismo comunisteggiante”. Così da destra o da sinistra, il Cattolicesimo già evaporava nelle “scoperte dei personalisti francesi” troppo influenzati – come al solito – dalla tradizione (inevitabilmente!) soggettivista e tragicamente illuminista. E in quelle ancora più in anticipo, come l’anti-nazista comunista Walter Benjamin che, prima di suicidarsi letteralmente cercando di scappare dai nazisti, intuì che il suo rivoluzionarismo marxista non avrebbe mai potuto vincere senza incontrare prima l’indispensabile metafisica. Sì, proprio almeno quella greco-antica ed essenzialmente ricuperata dall’eccelso san Tommaso d’Aquino con la sua suprema Summa. Più che intuitivamente, egli aveva forse capito profondamente come senza Trascendenza l’uomo non può nemmeno vivere fattualmente! Figuriamoci se non avesse anche approvato l’invocazione di un altro superficialmente proclamato ora pure “nazista” Heidegger che, nei tempi precedenti la sua ultima dipartita ultraterrena, sarebbe stato ben felice di mai aver veramente abbandonato ilproprio Cattolicesimo giovanile e familiare. Quello per cui “un dio potesse salvare l’umanità”…, come ripeteva negli anni sessanta e settanta già prima della sua morte.
Vien da pensare a tutti gli attuali Cattolici che invece continuano a sostenere e votare anche assurdamente i neo-comunisti socialisteggianti e sempre oligarchicamente totalitari!
Nel loro illusorio tentativo di cattolicheggiare “civilmente” con un, se non proprio “Dio morto” nietzecheano, almeno con uno, come dice oggi l’ex-pimo ministro francese Villepin, in modo provocatorio e antropologico, che anche : “Jupiter è ben trapassato”.
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