Cosa potrà succedere ora che la Verità è stata anche detta e illustrata nel discorso “a domicilio” al Forum, dal presidente argentino Milei, come vecchio membro però pentito?
Il 23 febbraio scorso, sono stati pubblicati due post – come sempre provvidenziali – dell’Osservatorio della Dottrina Sociale della Chiesa, cardinal Van Thuân, e nel sito web del grande Aldo Maria Valli. Sono essi apparsi così solo sui social come un molto significativo avvenimento politico e pure religioso.
Il primo è un commento sulla conférenza straordinaria di Javier Milei al Forum mondialista. Assolutamente eccezionale riguardo ai suoi contenuti interamente inabituali. Inconsueti anche relativamente alla molto iniziale “crisi del pensiero” globalista, che già avevo cominciato a intravedere su questo blog l’anno passato. Questa volta si è trattato della reale denuncia complessiva “sul posto” a Davos, da parte dell’attuale neo-presidente argentino Javier Milei, in cui lo stesso insigne economista, già membro del Forum, è divenuto nel frattempo vero liberista nel nuovo movimento libertario. Quello dell’inizio del secolo scorso detto “austriaco (di Vienna). Egli ha tenuto così una conferenza, il gennaio scorso, che si è rivelata irritualmente anomala. E questo, a causa della sua completa dissidenza e in totale antagonismo alla strategia ideologica della detta Davos, ora dominante su molta parte della Terra. Quest’organismo chiamato Forum, già mondialista, si era caratterizzato per la sua sempre più potente politica globalista, nei Paesi del mondo ancor più che occidentale, da almeno mezzo secolo. Comprendendo l’eredità sempre totalitaria del già precedente Club di Roma, altrettanto alquanto nascosta… In tal modo, non una sola parola nel dirompente speech dell’economista, è suonata a favore della feroce linea post e anti-umana, gnostica e collettivista, nonché modernista e totalitaria, del mostruoso organismo internazionale. Peraltro privatissimo e mai eletto democraticamente. Sempre invece e come al solito, non meno che demente e nella sua logica politica completamente erronea e supremamente irreligiosa. Soprattutto relativamente al suo tirannico mondialismo razionalista (mai razionale!), formalmente esclusivo e anche sistematicamente infernale anti-democratico. Oggi pure terrificante per una certa parte, naturalmente non elitaria, del mondo detto moderno. Perché mai ho anche utilizzato l’aggettivo “demente”? Ogni volta che gli uomini si allontanano dalla Sapienza del Logos razionale e divino di Dio, si entra infatti, non solo nel sempre distorto razionalismo solo antropologico, ma nella negazione dell’intelligenza semplicemente anche razionale e psichiatrica.
La negazione razionalista della regalità del Dio cattolico è così giunta di fronte alla dimostrazione della sua sussistenza eterna, nella trascendenza universale e metafisica
Cosa avranno pensato realmente gli oligarchi globalisti dittatoriali, presenti nella nutritissima platea elitaria, effettivamente tutti operativi, come quasi completi… governanti mondiali sebbene per procura? Tutti ancora convinti estremi della cosiddetta loro ploclamata leadership coatta, soprattutto nei confronti dell’Unione Europea. Ormai totalmente e completamente collettivista. Con i loro dirigenti, soprattutto americanizzati e facenti capo o distribuenti ordini tassativamente obbediti. Non è possibile immaginarli se non come supposti alquanto sbalorditi ascoltatori del Milei in completo disaccordo. Meditatamente insofferenti o annichiliti, dalla impietosa e inesorabile filippica straordinariamente critica da parte del sud-americano. A cui essi stessi avevano, forse molto dissennatamente, dato il microfono… In un discorso dimostrativo in cui veniva affermata anche esplicitamente la sempre intrinseca Sapienza del Dio di cultura fondativa ben trinitaria. Con in sovrappiù, il principio ontologico e operante di civiltà da tutti loro assurdamente rigettato. Pure a riguardo e perfino contro la sacra “proprietà privata”. Voluta ingiustificatamente e con emblematica avidità criminale dal prepotente e brutale séguito delle “nuove idee” escogitate nelle loro linee legislative, socio-massoniche e oggettivamente agghiaccianti: particolarmente anti-cattoliche! E pure proprie della politica totalitaria razionalista e secolarizzata. Contro la Persona e a favore dell’individuo massificato nella schiavismo anche volontario. Il futuro ci riserverà la molto probabile coerenza di Milei, riproclamata ora come massimo politico presidente a Buenos Aires. Appena ben chiaramente eletto democraticamente nel suo molto disastrato Paese. Non che la sovranità democratica coincida con la Verità e la Libertà: essa, in effetti, non appartiene alla democrazia, come quasi universalmente si afferma oggi, sia a destra che a sinistra nel mondo modernista. Anche se l’antropologia non ha saputo apparentemente trovare altro di meglio, come diceva Churchill, nel fatale politicismo moderno. Essa è invece intrinseca alla regalità sempre estrema del Cristo incarnato! Ragione per cui Milei si è reso ancor più intelligentemente oculato, sereno oltreché molto rigoroso. E sostenuto dall’insegnamento della tragica esperienza terrificante non solo del suo Paese, macchiato di molto sangue sparso non molti anni fa. Dopo la lunga devastazione materialista di collettivizzazione corruttiva, ormai da molti decenni. Anche di tutto un Paese che, all’inizio del secolo scorso, era noto per essere mondialmente vantato come un vero e proprio “Eldorado”: una delle cinque nazioni più realmente ricche. E pure come terra d’immigrazione per l’Europa, per la cui totale maggioranza nel Paese è ora considerato il più autenticamente “europeo” dell’America latina. Tutta contraria, dunque, la visione di Milei detto ora “loco” (matto in spagnolo) e propagandato in modo infamante in tutta l’informazione occidentale del mainstream. E questo, attraverso la sola sua immagine (ben manipolata) con in braccio la motosega distruttiva della loro stessa concezione escatologica e politica dell’uomo. Conseguentemente pure al mondo: quello proprio del Forum e anche dell’ultima teologia sacrilega del “nuovo” Cattolicesimo di Rahner.
L’ideologia storica, diventata dominante come modernista e mistificante il suo desiderio di dominio sempre più “occidentale” su tutta la Terra. Per cui nasconde che il liberalismo e la social-democrazia sono le due facce della stessa oppressione totale e politico-democratica
La storia lo sa, anche se il mondo massimamente ancora lo ignora: senza e contro la millenaria civiltà cristiana, non esiste possibilità di Verità e Felicità (anche economica!). Già queste sviluppate e attuate, qui e ora, sul nostro pianeta. Ma contrastate completamente con l’immanentismo economicista, non importa se pure etichettato in modo indifferentemente liberale o marxista (sia nella versione utopica o “scientifica”). Fossero i suoi propugnatori, anche se occidentali più che orientali, falso-russi razionalmente appartenenti al Vecchio Continente e non alla Cina estrema comunista, nazionalista economicamente “liberal”-statalista… Ineluttabilmente quasi sempre sfocianti nel nichilismo irreligioso. Particolarmente nel caos mondiale ora quasi edonista ma straccione! Trasformando cioè immediatamente (o molto rapidamente) l’originaria nobile politica nel polticismo più acefalo.
Tutto lo speech di Milei a Davos si è così svolto con questi e altri letali contenuti, naturalmente in totale opposizione per il Forum. Sempre totalitario anche se oggi meno sconosciuto.
Le centinaia di articoli culturali e politico-economici del nostro profressore, i suoi ben sedici libri che gli avevano conferito una limitata e circoscritta reputazione anche internazionale non gli sono serviti a molto, per ora. Se non dal punto di vista progressivamente popolare in Argentina e ormai dominatrice apparentemente dappertutto: la qual cosa poi ha giustificato la sua elezione… Riprendendo una tendenza politica purtroppo molto minoritaria in tutto l’Occidente, soprattutto europeo. E ovviamente con l’eccezione dei maggioritari repubblicani statunitensi! Così, a partire dalla crisi economica del 2007-08, Milei ha percorso tutto il cammino personale e almeno virtuale della Libertà. In tal modo, si è situato contro il collettivismo iperstatalista, non solo nel suo Paese. Egli aveva sanzionato, tra la pampa e le Ande, la specificità del peronismo storico, di destra come di sinistra. Quello particolarmente che era imputabile in origine all’ideologia marxista, quasi sempre gnostica e dominante.
In Breve, tutto il nuovo dirigismo soft, pure dittatoriale modernista, come “malattia dell’anima”: cosi definita dall’illuminato loco. Le sue primissime riforme da neo-presidente sono state quindi dirette ad affrontare prima di tutto l’inflazione devastatrice fino al 300% annuo, con una media complessiva del 65%: contro la strategia quindi ladrona e stramondialista. Pure del debito pubblico e della stampa asservita al finanziario, necessariamente guerrafondaia oltreché spaventosamente orrificante nel reale…
La demenza acefala della dirigenza totalitaria e anche ecclesiale (di Davos e della Chiesa romana) nel razionalismo politico e teologico. E nel conseguente cretinismo psichiatrico
La seconda vera notizia pubblicata nel febbraio scorso – come al solito solo dai social politici e cultural-religiosi – apparentemente allo stesso tipo contestazione radicalissima di Milei. In questo caso nel sito di Valli. In cui si relata la posizione della giovane filosofa olandese, Eva Vlaardingerbroek, di Amstedam. Molto avvenente e neo convertita al Cattolicesimo (nata nel 1996). La sua ortodossia teologica l’ha portata ad esprimere il concetto tradizionalissimo – ad esempio – di “Resit Much, Obeit Little” (Resistere molto, Obbedire poco, nel senso di condizionalmente alla Rivelazione e alla Tradizione), soprattutto ai nostri giorni. Visione del resto tipica dei tradizionalisti religiosi cattolici, dichiaranti sempre in scienza e coscienza (vale a dire in teologia e in autentica consapevolezza razionale), nella “Chiesa Mistica apostolica” e romana. Con la Fede eterna e sempre fedele, mai scismatica! Tutti abbracciati, con somma spiritualità, alla visione escatologica dell’autentica Fede petrina, tanto odiata dal Forum. Ma non a caso e a cui fanno riferimento tutti gli organismi politici eletti, detti occidentali del mondo moderno , anzi modernista. È da sottolineare l’altrettanta eccezionalità (non esclusiva) della bella e filosoficamente preparata teologa olandese, molto emblematicamente anti-femminista. Rigorosissima tradizionalista e anti-modernista, nel massificato conformismo ora “dottrinale” anche cattolico.
L’ancora più titolato culturalmente e politicamente Milei, da almeno una quindicina d’anni continua a snocciolare le tesi più che anti-Davos. Ad esempio, l’idea doverosa, necessariamente per cui tutto il Forum concepisce e organizza in continuo, le sue attività in funzione dell’eliminazione del denaro contante! Per non solo meglio e imparabilmente controllare le nazioni, ma anche per punire i suoi singoli cittadini “ribelli”. Come anche facente riferimento all’invenzione della cosiddetta correzione della naturale e impossibile violazione del “clima riscaldato”, del resto sempre esistito cosmicamente (si ricordi che la definizione di Groenlandia significa Terra verde, mentre ancora oggi non ce n’è una di più innevata).
Oppure con l’altra “idea” ormai tristemente patologica, nonostante le molte dimostrazioni scientifiche, per cui il pianeta Terra non potrebbe nutrire più di uno (o tre) miliardi di uomini, meno della metà attuale (da cui le sue politiche di denatalizzazione)! Mentre già nel 2015, la FAO aveva constatato che la famigerata “Fame nel mondo” – rispetto all’opulenza della civiltà occidentale! – era stata debellata con un avanzo di produzione di cibo del 150%. Nonostante l’aumento delle popolazioni mondiali di ben sette o otto volte (!) in rapporto a quella dell’inizio della follia endemica dei malthusiani, già scientisti inglesi, all’indomani della rivoluzione francese. Naturalmente si ecludono sempre l’ovvio calcolo nichilista, le guerre (mai per essi inevitabili), le carestie, il progresso tecnico nelle tecnologie agricole e, soprattutto, gli assurdi e colossali sprechi alimentari in Occidente… Il tutto per promuovere il consumo di “prelibatissime e gastronomiche” proteine ricavate da… insetti e carne artificiale: tutte prodotte dalle ovvie nuove officine dell’oligarchia mondialista (alla Bill Gates). Come pure dell’inconcepibile riduzione del CO² (oltretutto indispensabile nella clorofillazione dei vegetali). E per cui si dovrebbero spendere budget faraminosi (peraltro non disponibili) per la cosiddetta protezione fisica immobiliare, o per le automonili electriques…
Roba da demenza generalizzata! Ragion per cui Milei definisce continuamente per l’iper-statalismo modernista e divoratore burocratico oltreché masochista, fondato su tasse infinite (a più del 70% del PIB), come già l’organizzazione delinquenziale e più criminogena, tirannica e molto… fessa del mondo. Tutto ripetuto meticolosamente nella conferenza a Davos. E ben conosciuto (inutilmente) da Papa Francesco, compreso il suo clero modernista. Divenuti pure essi irreligiosamnte “ambientalisti”, con vane aspirazioni pseudo-onnipotenti, piuttosto che cercar di far rimanere la Chiesa fedelmente cattolica e tradizionalmente petrina.
Non a caso, l’attuale Papa è definito dal nostro coraggioso presidente come “impresentabile“. Anche se mai canonicamente negabile o rinnegabile! E malgrado che, in quanto presidente, debba produrre relations diplomatiques.
Qual è allora il centro dell’antagonismo comunicato particolamente in febbraio? Esso è originario – soprarrattutto in Italia – dai Cattolici petrini: irriducibilmente critici al modernismo antropologico papolatra. O meglio, al praxismo marxista, naturalmente…
La ripresa aggiornata dell’anti-modernismo psicologista molto irrazionale è ora pure sentimentaloide nella Chiesa cattolica. Essa era stata denunciata da parte del movimento lefebvriano cattolico già verso la fine del Concilio Vaticano II e non poteva essere che sempre più fondamentalmente razionale, filosofico-teologico e soprattutto dottrinale. Del resto, il principale protagonista antagonista, forse inevitabilmente laico e professore di filosofia (ora pensionato), è tuttora il nostro Stefano Fontana. Con innumerevoli articoli e conferenze, oltreché con una dozzina e più di libri divenuti di riferimento teoretico e teologico, anche parecchio già relativamente popolare sul piano internazionale. Direttore della DSC dell’Osservatorio, fondata dal grandissimo arcivescovo tomista di Trieste, Giampaolo Crepaldi, ora emerito, il nostro rigorosissimo teologo è soprattutto l’immenso ammiratore scrupoloso di supremi autori. Come Tommaso d’Aquino, don Cornelio Fabro, Augusto Del Noce, i francesi Etienne Gilson e padre Garrigou-Lagrange… Egli è ora uno dei massimi leader mondiali della nuova critica ortodossa e tradizionale, propria alla teologia petrina e dottrinale. Sempre antichissima, quindi semplicemente cattolica. Contro specialmente la Nuova Chiesa bergogliana e ranheriana sangallista, modernista e sempre ambiguamente protestatizzante, pure nel letale relativismo. Così il mite e chiaro Fontana è anche il rigoroso attualizzatore moderno della teologia suprema, tomista e di Papa san Pio X (sua l’enciclica Pascendi del 1907)!
Quella in cui la Fede amplifica la forza della Ragione (già aristotelica), della semplice Dottrina che aveva descritto, secondo la Rivelazione nella Verità, la relazione unica tra ragionevolezza e credenza divina. Per cui si dimostra la dipendenza subordinata della prima alla seconda, ossia della Ragione sottomessa ininterrottamente alla vera e autonoma ricerca razionale al Dono del Cattolicesimo! Già tutto rivelato e solamente approfondibile ragionevolmente. Però mai contradittoriamente, tanto più se in modo hegelianamente praxista marxiano, massimamente anti-tradizionale fino all’applicazione della tirannia dello “Stato Assoluto” di Hegel!
L’opposizione citata del sud-americano Milei (particolarmente analizzato sul piano economico-politico) e dell’olandese Vlaardingerbroek (specificatamente nel campo teologico-culturale), dà anche tutta l’ampiezza geografica del dissenso cattolico nel caos attuale. Non solo reciprocamente della Chiesa. Divenuta maggioritariamente relativista e tendenzialmente sincretica nella sua tragica e oggettiva eresia! Tutto l’antico statalismo materialista (pure papale peronista) e l’antropologismo anche tendenzialmente teista pseudo-ecologico e panteista dello Stato scellerato modernista, non potevano quasi essere virtualmente meglio riuniti dai nostri due protagonisti veramente moderni.
Senza arrogarsi pretese di previsioni futuribili come profezie, i segni anche nel sociale (con la sacrosanta rivolta dei trattori…) indicano già oggi, con le elezioni europee e nello svolgersi delle guerre sempre mistificate, un profondo possibile mutamento di indirizzi politici…
Si ha così un universo pure “poderosamente fragile” senza il Dio vivente, con la sua Chiesa cattolica e apostolica ormai deviata in apostasia. Ci ripetono esattamente così, esplicitamente e in modo implicito, idue protagonisti della sempre “inattuale attualità”, originariamente nietzscheana. Contro il male secolarizzato nella spiritualità. Che non dovrebbe mancare di entrare sempre più in crisi (come sulle prime nel 2023) o confermarsi nel 2024 (anche se in modo incredibilmente ancora debole). In che modo interpretare, infatti, realisticamente i segni dei nostri fenomeni religiosi e politici contemporanei? I piani progettuali del Signore sono sorprendentemente ben opposti dai comunemente intesi. Tutti i calcoli solamente antropologici finiscono per rivelarsi, alquanto corti e spesso fattualmente vani. Chi può infatti assicurare che contro il rapido avanzare dell’irrazionalismo totalitario, non sia già in atto la reale strategia salvifica e trinitaria, sempre onnipotente e divina?
Oppure, con il temuto peggio disastroso all’orizzonte (la distruzione totale o parziale, apocalittica nuclearez del mondo), che non possa rivelarsi come una manifestazione per convincere veramente il popolo mondiale della sua – si spererebbe – temporanea scemenza?
Ormai dell’orrore se ne deve forse sentire la necessità anche della puzza diffusa!
Sempre le varie nefandezze razionaliste (si ricordi: non razionali!), quelle della biblica “dura cervice a supporto del Bue Api”, sono smentite dalle opinioni popolari per cui è stato eletto anche sorprendentemente Milei. Pure la moderna tradizionlalista nostra giovane filosofa olandese ha dimostrato molto bene che, a difetto attuale del “Cristo Re dell’Universo”, non è proprio possibile azzardasi, a breve termine, di pronosticare nulla sullo Spirito Santo e sul mondo. Quindi di sperare di operare efficacemente e immediatamente in politica. I nostri due protagonisti sono così portati – con tutti gli altri veri cristiani – a far iniziare a tremare anche loro, per esempio con le prossime elezioni europee, in pieno mito giovanilistico e falsamente edonista sempre in auge, gli acquiescenti politici. Non solo nella storia europea: modernisti o peggio tra i più totalitari aspiranti o confermati tecnocrati decisionisti nella storia. Presentati solo degni di essere licenziati, mandati a casa a lavorare veramente. E totalmente eliminati nelle loro perfettamente inutili, oziose e dannosissime funzioni burocratiche tutte pervertite, soprattutto dell’UE. Per perseguire almeno l’uscita immediata dall’Euro: prima di riproporla, fondatamente, come moneta unica dopo guarigione completa e totale moralmente di tutto il nostro Vecchio Continente.
L’evidenza dell’unica eterna Verità può sfuggire a parecchi miliardi di uomini, ma non alla sola realistica umiltà vocazionale dell’uomo razionale. E appena veramente pensante
In cosa consiste, in provvisoria conclusione, codesto comunque “tremare” d’inquietudine, diventato falsamente oggi misterioso, allorquando si sa già che è dovuto all’ateismo generalizzato e ostentato? L’infelicità anche sociale di questa assenza di Senso come non mai, appare sempre più nell’essenziale del nebulosamente divenuto ombroso o non visibile. Del resto, questa sorta di tragica separazione tra Ragione e Fede, esclusivamente antropologica nella sua forzata riduzione ancora oggi adorata superlativamente, si stava ormai pure separando (per poi divorziare), progressivamente da più di cinquecento anni.
Non si sfugge al Mistero. Per il mondo cosiddetto moderno, è conseguenzialmente indispensabile rimontare fino in alto sul braccio verticale della Croce, in piena Trascendenza. Milei ed Eva l’hanno certamente capito. E non possono, anche loro, non parlarne anche dai tetti!
Preghiamo.
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