In effetti, questa e molte altre anomalie totalitarie nel mondo, pure indipendenti dalle scelte di sinistra come anche di destra, sono diventate abituali in Occidente, secondo il modello della Cina liberal-comunista: capitalista efficiente, politicamente oppressivo e sempre anti-democratico.
La confessione spontanea di fronte al mondo nel 1989-91, da parte del comunismo, sia a Mosca che a Berlino-est, aprendo pure l’odioso muro assassino costruito una ventina di anni prima, ha segnato in tutto il mondo un cambiamento radicale del pensiero politico di sinistra. Sempre però rimanendo nell’impostazione ideologica sua erronea, in un miscuglio d’idealismo hegeliano, marxista e ateista! Anche la Cina, col suo quinto abbondante di popolazione mondiale, nello stesso periodo, fece la stessa svolta storica sommando gli orrori del marxismo a quelli del liberalismo detto “infinito” americano. Nel frattempo, tutto l’Occidente si era votato sempre più allo statalismo economico dello Stato assoluto di Hobbes, del diciassettesimo secolo (quello successivo alle rivoluzioni protestanti)… Queste due convergenze oggettive sul piano del pensiero sociale hanno paradossalmente fatto coincidere le due teorie politiche: quella orientale e l’altra occidentale, salvo differenze ben differenziate sul piano quantitativo, ancora però essenziali sul piano totalitario! Si aggiungano poi l’inerzia della storia e, soprattutto, la competizione imperialista direttamente concorrenziale con gli Stati Uniti. Essa aggrava ulteriormente il quadro delle forze in campo, comprendente il risveglio non proprio immediato dell’ex Unione Sovietica, ridivenuta cosiddetta religiosa nella sua Tradizione ortodossa con l’acquiescenza della Chiesa ortodossa di Kiril. La quale, in luogo di confermarsi nella sua vocazione cattolico-europea, ha piuttosto assecondato la tendenza imperialista occidentale, prettamente americana di sinistra. Relativa al progetto storico, vagamente ancora dominatore e asiatico, sebbene antico, della Grande Madre Russa. In questa dinamica si sta formando la strana coppia forzata attuale Cino-russa, grazie ai tentativi ripetuti americani di annettere all’occidentale e snaturata Nato i già tredici Paesi prima gravitanti nel Patto di Varsavia! Anche con il terrorismo dal 2014 e con 14.000 vittime! Non poteva che essere guerra. Aggravata da crisi volute e perseguite attivamente da parte dell’Occidente, compresa la molto decadente e già virtualmente decaduta Unione Europea. Senza dimenticare la crisi gigantesca involontaria dell’energia, dalle conseguenze radicalisissime. In questo panorama piuttosto inevitabilmente caotico, il paradosso più importante risulta quello del cosiddetto modello societario di riferimento mondiale. Che appare vincente, proprio con quello cinese: fondato ora sul mercato economico sempre da conquistare e sul totalitarismo economico, culturale e politico: in Occidente, esso è camuffato dal “liberalismo illimitato” e oligarchico realmente dominante.
È lo statalismo mostruoso e totalizzante, proprio dello Stato detto del Leviatano Hobbes, che funge da riferimento al regime tirannico diventato dominante. In modo a-politicista in tutto il mondo: da Pechino-Mosca e, soprattutto, a New York con al seguito la ora servile Unione Europea!
L’identificazione tra Occidente e Oriente appare oggi sempre più come una (sempre tragica) solitaria concorrenza di zone competitive e di ideologie libere non certamente antagoniste. Anche se molto distanti, in considerazione dei livelli di sviluppo e delle specifiche identità storiche… Il totalitarismo cinese appare oggi, così, molto più tirannico e primitivo di quello occidentale. Ma se si considera che il Nuovo Ordine Mondiale di Davos prevede tassativamente, da una sessantina d’anni già molto efficienti in risultati (con la denatalità contraccettiva e con centinaia di milioni agghiaccianti di aborti, una riduzione con ogni mezzo, anche raccapricciante come obiettivo, di non meno della metà della popolazione mondiale), il paragone raggelante e terrorizzante promette assimiliazioni con poche distinzioni… In questa vera e propria strategia si è già verificata una convergenza con le carni da cannone, tra Occidente e Oriente. Con la sola eccezione (perlopiù apparente grazie alla sua altissima bellicosità avida di altrettanto potere) dell’attuale Russia. La quale, almeno per reazione alle mire occidentali, sciorina continuamente una visione appena meno verbalmente devastatrice di quella occidentale (per esempio la nuova prima ministra britannica…). Ma l’invasione dell’Ucraina e la sua distruzione conseguente sostengono implacabilmente il contrario! Le popolazioni mondiali sono, per definizione, molto meno belligeranti e aggressive (almeno in apparenza) ma la loro endemica subordinazione li rende sistematicamente inefficaci, come con le spedizioni delle armi in Ucraina da tutto l’Occidente…
Lo scontro in atto, su tutta la Terra, è situato tra due concezioni opposte del mondo: da una parte questa rivoluzionaria, detta pure della “Cancel culture” storica, poggiata sulla certezza che il Pianeta deve pure ridurre la sua popolazione mondiale della metà – con ogni inquietante mezzo! – allo scopo di raggiungere la sua cosiddetta efficienza; e dall’altra, l’ idea scaturita dalla storica civiltà cristiana, per cui i popoli sono sovrani e soli protagonisti del loro destino divino…
Il rifiuto massificato della visione cristocentrica del mondo e della vita, avvenuto con l’adozione progressiva e radicale della filosofia razionalista (assolutamente non razionale!), a partire dal cosiddetto Rinascimento, ha portato gli uomini a voler riconcepire tutti i principi filosofici dell’esistenza, in termini antropocentrici, quindi degradati e sempre inferiori. Un “nuovo pensiero”, già peraltro ben conosciuto, quello del paganesimo al massimo rassomigliante al mitologico e politeistico, come quello greco e romano. Ma, molto prosaicamente, piuttosto primitivo e artatamente privo di ogni trascendenza… anche monoteista. Così, è rinato, in una regressione tragica e ignorante la cancellazione della civiltà, l’annichilimento delle evidenze della cultura accumulata dal pensiero e dall’esperienza di millenni di sapienza acquisita: il cosiddetto neo-barbaro americano volontariamente abbrutito “cancel culture“! Vale a dire l’invenzione, anzi la reinvenzione del martello e della ruota intellettivi costati millenni di conquiste, agli uomini sulla crosta terrestre alla ricerca del proprio senso creazionale: in quanto nell’evidenza ontologica della propria creaturalità! Così, nuovi trogloditi volontariamente anche lobotomizzati si son messi, prima di ricreare il fuoco con cui cuocere il cibo e accorgersi della differenza gastronomica del “cotto” rispetto al “crudo” spirituale, si pongono come obiettivo vocazionale quello di abbattere statue e simboli morali, per la cancellazione della cultura della civililtà! Va da sé, che la Rivelazione, divina e storicamente documentata dell’Incarnazione, fa parte dell’arsenale di cui “liberarsi” preventivamente nello stucchevole e autolesionista progetto di … “cancel culture“!
Anche il Cattolicesimo, in preda all’eresia modernista che sta travolgendo sia il mondo laico e politico, che l’universo della cultura e della spiritualità, ha imboccato la strada dell’irreligiosità gnostica: nella china dello sfacelo eterodosso contro la gloriosa e suprema sua Tradizione!
Non è esagerato paragonare il processo anti-culturale, cavernicolo e selvaggio della distruzione civile acquisita (a carissimo prezzo, spesso), a favore di quello spirituale e teologico. Con cui la filosofia antropocentrica e materialista si è infiltrata, da mezzo millennio, nella stessa dottrina cattolica inficiandone il fondamento e stravolgendone il senso! Progetto diabolico classico è sempre stato quello di deturpare, dall’interno, i princìpi di Dio nella storia e nella comportamentistica. Per svuotare le chiese, è stato questo il metodo utilizzato, molto efficacemente, nell’ultimo mezzo millennio. Siccome la filosofia è sempre stata indispensabile alla teologia secondo il famoso detto del “pensiero servitore della dottrina” (philosophia ancilla theologiae), erroneamente si è fatto nei secoli un cocktail composto di pensiero razionalista e solamente antropologico, alla barba della trascendenza metafisica e della Rivelazione divina ed eterna. La quale ha sconvolto e snaturato il corpo dottrinale del Cristianesimo. Nel senso di renderlo progressivamente immanente, scontato e devirilizzato: ridotto nei termini della materialità solammente umanoide chiamata modernismo della “Nuova Chiesa”, secondo la “teologia” spergiura anche del gesuita tedesco eretico, morto nel 1984, Karl Rahner. Quella celebrata da cardinali e vescovi infatuati dell'”immanentismo cosiddetto divino” come Suenens, Dannels, Martini, Kasper e vari molti Bergoglio… Il quale, da ben più di vent’anni, opera nella Chiesa cattolica. In modo anti-canonico e improvvidente contro la sua grande Tradizione dogmatica. Fino al punto da opporsi, nella collettività ormai maggioritaria, apertamente ed esplicitamente contro l’enciclica massima di Papa san Paolo VI sulla sacra e intangibile natalità (Humanae vitae del 1968)! La Chiesa romana è già diventata costantemente quasi in modo completo modernista, seppure in una intermittenza intensa, nel suo permanente protestantizzare!
L’astensionismo, realisticamente motivato e non qualunquista al voto, è ora rimasto la residua unica possibilità di dissenso al potere oligarchico finanziario, ideologico e dominante al mondo. Con utopia razionalista e atea. La prova: nessun loro candidato è stato eletto (!), già dopo una decina d’anni, dei nuovi partiti (molto settari) prodotti nella fregola del fondativismo anti-sistema (quindi anticristiano). In già grave ritardo oggettivo e, purtroppo, in ben palese anticipo storico!
Secondo i dettami della Dottrina Sociale della Chiesa (per cui se l’offerta sul mercato politico non è conforme alle legittime esigenze, nello specifico, contro i “principi cattolici non negoziabili” (!), e come annunciato più volte motivatamente anche nei miei post, non sono andato a votare. Ne sono ancora e oltremodo fiero! Il vero problema non è né politico né politicista. Esso è religioso! Il Cattolicesimo non è una religione umana come le altre ma è l’unica divina (storicamente incarnata) secondo i destini trinitari di Salvezza eterna! Nessuna modernità, anzi (!), potrà mai intaccarla veramente. La vera Fede non può che costringere la Ragione ad andare fino in fondo alla sua stessa logica e finalità affinché la filosofia, non quella razionalista e relativista ma quella stessa ontologica e cristiana, giunga a sostenere e anche risolvere i Misteri della Fede! La Fede cattolica è vitalmente funzionale per informare e costituire l’essenza stessa della morale e politica umana. L’attuale politica fideistica pontificia e vaticana, che ben accetta il politicismo modernista e irreligioso, per esempio dell’Unione Europea, è eretica sia nella sua analisi mondiale (in cui nemmeno sospetta l’origine del vero potere operativo mondialista), che sul piano dell’incidenza della dottrina sociale del Magistero della Chiesa (tradizionale dogmatico del Cattolicesimo). In quanto generalmente e massificatamente eterodosso, il Cattolicesimo attuale e residuale non si sforza nemmeno di capire i suoi stessi principi da applicare sia nella vita personale di ognuno che in quella pubblica, politica e mondiale! Quindi, ogni tentativo di pratica sociale e politica che il modernismo inevitabilmente organizza non può che essere dannato. E, nella sua strutturale mistificazione, è anche molto dannoso. Occorre pregare e rigorizzare la dottrina cattolica, riportandola tutta alla sua Fede petrina!
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