Anche la Chiesa cattolica, tragicamente incamminata verso l’eresia modernista pure da parte dei suoi vertici, ha l’aria di avere tutto abbandonato nel semplicismo cinico del riduzionismo politicista.
Il compimento scervellato e distruttivo della figura sacra del padre e della sua intrinseca autorità indispensabile – perpetrata dal movimento sessantottesco – sta facendo avanzare a grande velocità il progetto scellerato dello gnosticismo storico e massimamente diabolico. L’attuale “padre assente” dall’io debole” e conseguentemente a-morale, sta perfezionando il secolare progetto riduzionista e profondamente eretico dei sempre scomunicati massoni mondialisti. I quali sono completamente o quasi coincidenti con l’ideologia praticata dagli organismi dell’ONU e dell’Unione Europea cui sono affiliati praticamente tutti i Paesi del mondo con i loro simulacri di diverse religioni. Compresi i musulmani, i giudaici, i protestanti e altri panteisti o politeisti pagani, tutti dappertutto dominanti.
I Popoli, maggioritariamente, stanno perseguendo, oppure si lasciano passivamente trascinare, in un doppio progetto sinistro. Innanzitutto, concepirsi induttivamente sradicati da ogni provenienza storica e geopolitica: vale a dire sprovvisti artificialmente di ogni tradizione culturale e identitaria. E, in secondo luogo, si progettano in una visione antropologica “omogeneizzata” scaturita da ogni antica credenza definita arbitrariamente e più o meno esplicitamente obsoleta, oltre che da implacabilmente seppellire. L’antica idea massone di una repubblica mondiale patrilineare (non la, da essa sempre, odiata monarchia monoteista!) è così sempre il modello di riferimento anti-culturale e sovranista di codesta ideologia terrificante.
Questa ideologia, denominata sempre molto discretamente Nuovo Ordine Mondialista (NOM) ha come caratteristica primaria di essere superficiale, materialista e sradicata “globalista”.
Essa è naturalmente molto subordinata, in una capacità “critica politica” di minuscola portata, oltretutto mistificata, fatalmente creduta unica e tecnocraticamente insostituibile !
Avendo generalmente già tutto appiattito o devastato, particolarmente nella nozione legittima di Autorità, la tendenza a tutto manipolare politicamente, economicamente e sul piano culturale, diverrebbe massimizzata al più alto livello dall’inevitabile sua individualizzazione nichilista. E questo, naturalmente, in un universo dove si sarebbe eliminato sostanzialmente ogni conflitto e, molto apparentemente, qualsiasi complicazione morale ed economica di sempre reale e concreto contrasto… Questo scopo sarebbe raggiunto attraverso, va da sé, la semplificazione razionalista (non razionale!) e relativista, pseudo-tollerante e realmente dittatoriale… Anche la Chiesa cattolica dovrebbe, come di fatto già tutti gli altri organismi “religiosi” apparentemente simili, secondo i calcoli di questi tranquilli neo-fanatici tifosi dell’establishment ideologico, partecipando a siffatto progetto politico “mondialista” del mainstream, apparentemente rassicurante.
Il processo di assuefazione è già in corso, anche se accuratamente e completamente non molto pubblicizzato, salvo dichiararsi continuamente, esplicitamente e ferocemente contrari all’eterno e sempre logicamente prioritario “sovranismo”. E al mai definito “populismo”, di invece sacro interesse intrinseco e democratico, peraltro. Nulla, infatti, di sovrano e di più popolare al mondo deve essere nemmeno pensabile in luogo del mondialismo !
L’azione congiunta, particolarmente, del clero tedesco, sempre a sostegno del gruppo eterodosso e “progressista di sinistra” San Gallo, fa riferimento alla dottrina del parecchio eretico gesuita tedesco Karl Rahner ; e dall’altro lato, a supporto del sinistro clero oggi non solamente sud-americano detto della molto condannata a più riprese “teologia della liberazione”, molto marxista e politicista.
Essa sta perseguendo – dopo l’elezione dell’attuale Papa Francesco, ex-membro di questo gruppo contemporaneamente svizzero e argentino – siffatto progetto “riformista coatto e risolutivo“, migrazionista e “globalista”, sebbene in modo intermittente ma molto in continuità.
La “Famiglia” si interpone internazionalmente a questa inesorabile degradazione catastrofica ma, privata del suo naturale principio di Autorità e di autorevolezza ontologica, finisce per evaporarsi malgrado le millenarie testimonianze dei veri cattolici, però sempre più minoritari.
La Famiglia, l’istituzione naturale nel mondo intero, indipendentemente dalle sue appartenenze alle varie civiltà di riferimento e dalle sue culture specifiche, produce una resistenza spontanea d’opposizione a codesto disegno. Il quale appartiene, fondamentalmente e coscientemente, a una minoranza politica concentrata in gran parte nell’immensa potenza finanziaria e digitalizzata che agisce anonimamente – va da sé, ormai per tradizione o quasi – a livello planetario. E questo con il suo progetto già vincente di denaturalizzazione, nell’aborto generalizzato, nel criminale sganciamento della sessualità dall’ontologia metafisica nella riproduzione umana, nell’assurda quanto antiscientifica denatalità e perfino nell’orrore dell’impossibile degenerazione, molto demente, della legge anti-naturale detta del “gender”. Tanto più che i veri cattolici in totale opposizione sono anche in volontaria diaspora masochista e soggettivista, a sostegno di partiti borghesi più o meno gnostici e anticristiani, nel loro ignaro e becero mondialismo modernista!
Questi partiti sono generalmente appartenenti all’ideologia di sinistra o anche piuttosto a quella di destra, nonché soprattutto detta “liberale” e razionalista. La quasi totalità domina, di fatto, nei mercati politici, sostenuta dai media asserviti, soprattutto europei e generalmente occidentali. Essi completano questa già gigantesca coalizione concretamente dittatoriale, anche se lo fanno con una scarsissima consapevolezza filosofica, molto ignorante e completamente subordinata. La forza di questo progetto è in effetti costituita dalla sedicente “oggettività” razionalista (non razionale, naturalmente), esclusivista e falsamente moderna. L’apparente vantaggio, quantunque decisivo, si presenta così con un’idea per cui la Famiglia è in crisi d’identità, ma irreversibile in tutto l’occidente economicamente sviluppato: dunque privata per sempre della sostanza del “principio di paternità” suddetto. Il quale fa un unico concetto con ciò che viene chiamato da più di un secolo la “morte di Dio”, cioè del Padre Onnipotente e Creatore. In questa “morte“, in realtà, sono già caduti e sepolti tutti i filosofi nichilisti che l’hanno annunciata. Purtroppo i cattolici – almeno i veri, indenni delle tendenze eretiche moderniste – sono i soli al mondo (in compagnia anche degli agnostici razionali), che militano a difesa della civiltà: vale a dire a sostegno dell’Autorità e dell’ordine armonioso dell’Universo – proprio della civiltà cristiana ! – che invece si vuole sradicare e stravolgere con l’ONM. E questo, nel disastro augurato dell’ontologia naturalista e cristianamente Rivelata. La quale comunque conserva le sue condizioni umane e divine, ben inteso sempre legittime e provvidenzialmente originali !
Essendo il senso della “pietà”, del sacro, già largamente spariti, anche i principi più elementari del razionale veritativo e del buon senso intuitivo vengono in sovrappiù tragicamente calpestati.
La parola “civiltà” e il termine “sacro” dovrebbero continuare a essere perfetti sinonimi poiché i valori dell’una sono pure quelli del suo aggettivo intrinsecamente trascendente e metafisico.
Invece il riduzionismo materialista che nella nuova “civiltà” modernista dell’utile e del approfittabilmente calcolabile (non della suprema Verità !) ha anche fatto evaporare e tentato di ridicolizzare il termine “sacro”, ha reso non solamente divergenti i loro significati, ma essi sono diventati pure opposti. In realtà, una società dove la nozione del “sacro” non esiste più fa lo stesso percorso di una che si è privata del valore vero e indispensabile dell'”Autorità”. La dimensione comune che è a misura di produrli insieme è ciò che i Latini chiamavano la “pietas“. Questa relativa categoria umana è pure quella che decreta la regola di ogni religiosità propria alle creature che noi tutti siamo sempre: esseri che nascono e fatalmente muoiono al di qua e al di là dall’umana volontà naturalistica.
Si discute così inutilmente sul “nuovo” fantomatico umanesimo, ma senza il recupero della parola pietà direttamente legata al concetto dirimente dell'”Amore” proprio del cristianesimo: così, ci si può solo dirigere verso una società non solamente al di fuori della possibilità di Salvezza, ma “disumanizzata” nella sua esistenza fattuale e nella sua “governance” tirannica. In un agglomerato nichilista, falsificato e che può solo perpetuare – anche se con altre forme – la classica orribile “lotta di classe”. Allorquando si è constatata e decretata la detta “morte di Dio”, si è anche stigmatizzato un mondo auto-maledetto che, come il pesce, è destinato a cominciare a marcire dalla propria testa…
La teleologia dell’avvento dell’Anticristo, profetizzata nelle Scritture, sembra avverarsi e avvicinarsi rapidamente e implacabilmente : sola speranza è il ritorno ultimo del Cristo Salvatore !
Il famoso principio cristiano secondo cui le “Forze del male non potranno prevalere” non vuol dire che gli uomini siano improvvisamente dispensati dal vegliare al rigore contro l’eterodossia sempre più dilagante e invadente. La lotta con l’Adorazione del Dio Padre (realmente incarnato nel Santissimo Sacramento) e la ricerca della santità della Chiesa, si possono solo realizzare idealmente, e al più alto livello totalizzante, con la sconfitta del vergognoso modernismo. Invece, da secoli si sostiene che “Tutto è in progresso”!
Al contrario, si costata che la naturale umana divinità, quella che si distingue dall’apparente immobile e involontaria natura, non fa che scemare e sparire: fino al definitivo avvento ben profetizzato dell’Anticristo ! Tutti questi eterni principi devono diventare anche la misura di ciò che religiosità vuol dire ! Altrimenti, bisognerebbe riflettere sull’interrogativo posto da Gesù stesso quando avanzò la questione se, al suo ritorno, potrebbe ritrovare tra gli uomini una traccia della Fede autentica nella sua Chiesa. È a questa eventualità che bisogna veramente rapportarsi per giudicare l’obbedienza della sacra unità al Papa: essa deve però sempre essere petrina in relazione alla Verità e non banalmente irresponsabile all’umano papale e superficialmente o soggettivamente papista. Soprattutto in un’epoca dominata dall’orrendo modernismo, “la sintesi di tutte le eresie“, come l’aveva genialmente definita san Papa Pio X, già nel 1907. Lo spirito critico è la precondizione per ogni fedele veramente moderno di rapportarsi con le proprie Autorità ecclesiastiche (e non solo), che derivano la loro legittimità sempre ed esclusivamente dalla Santa Trinità.
Umilmente, ma sempre con vera Fede, preghiamo.
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