Il dittatoriale nefasto pensiero unico e liquido sono l’ideologia d’origine massone, onusiana e sradicata: questa immensa classe sociale trasversale e pseudo-edonista non credente e gnostica, detta popolare, sta divenendo maggioritaria e dominante nel mondo intero.
Durante la metamorfosi non percepita, a partire pressappoco dal Trattato di Maastricht nel 1992, piccoli ideologhi abbrutiti come il sedicente liberale francese, Giscard d’Estaing, si rifiutavano assolutamente di introdurre nella bozza di Costituzione europea la nozione di «tradizione storica della cultura cristiana», confortati da una maggioranza schiacciante comprendente tutti i marxisti. All’epoca esisteva ancora un’infima minoranza bipolare che perseguiva già inutilmente il dialogo plurimillenario tra le due principali e antagoniste anime continentali: la cattolica e la laica, la religiosa e la gnostica. In questo periodo, quando ancora sopravviveva appena l’iniziale ispirazione cattolica Comunità europea, fino al 2009 in cui fu introdotta la denominazione gnostica e piuttosto protestante Unione Europea, sussisteva in Europa ancora abbastanza morente una dialettica dialogica che aveva conferito la sua sostanza a tutta la storia del Vecchio Continente, dalla civiltà greca e precristiana. Con solo qualche tratto di penna dei sedicenti moderni (in realtà si tratta sempre di feroci modernisti anche “cattolici”), si era compiuta la missione di uniformizzazione della storia cancellando, sotto il segno di una nuova barbarie, tutta la civiltà cattolica dalla sua presenza fondamentalmente pubblica, europea e internazionale. Un crimine supremo e assoluto!
Lo stesso che, quasi impercettibilmente introdottosi, già da mezzo millennio stava imponendo il suo statalismo a tutti i Paesi con la supremazia su Dio e le Sue Leggi. La società massificata, superficiale e riduzionista dei neo-gnostici, apparentemente inoffensivi mondialisti ha così in pratica compiuto la sua missione anonima, oppressiva e distruttrice.
Meno male che si è installata in Europa e non solamente una forte opposizione sovranista, demistificante la nuova ideologia nichilista e falsamente cosmopolita, pure ambiguamente popolare. Questa è alla base di un’auto-coscienza che ha molto annunciato la disfatta in una Europa approssimativamente definita nelle sue premesse neo-barbare. E che si prefigura anche come futuro «radioso» su tutta la Terra e sul mondo umano: in realtà si tratta del mondialismo totalitario gnostico e devastatore.
Il solo futuro accettabile e fondato storicamente è quello proposto dalla rara componente eurocentrica che – come l’aveva affermato il più famoso filosofo dello scorso secolo, Heidegger – non considera i dominanti modernisti e liberal-nichilisti americani come veri occidentali.
L’idea per cui l’Europa sta marginalizzandosi tra le nuove potenze dei blocchi leader nel mondo, mette in evidenza, invece, le profezie cristiane. Le quali – dall’Antico Testamento fino a quelle del Vangelo e dell’Apocalisse, oltreché delle ultime apparizioni mariane – prefigurano una centralità ancora più cruciale della civiltà-pilota europea per il mondo intero. Già Napoleone, dopo la campagna d’Egitto, aveva dichiarato molto ingenuamente che il futuro dell’umanità sarebbe stato l’islamismo a causa della sua «semplicità» in rapporto alla cultura apparentemente complessa del cristianesimo, giacché fondata sul… piccolo dettaglio dell’irriducibile «libertà dell’uomo». Dunque della civiltà salvifica e storica europea, che era in lotta infinita e permanente, ma strutturalmente dialogica, tra lo statalismo degli Stati e la sussidiarietà cristiana del Dio trinitario. Lotta resa possibile dalla sempre condivisa e centrale certezza dell’Assoluto: la ricerca laica e comune della Verità in dialogo naturale con il logos platonico-aristotelico ed evangelico!
La banale, terrena e immanente «semplicità» di tutte le altre religioni, compresa quella talmudica del giudaismo che attende sempre, inconsapevole anche del Peccato originale, il Messia «risolvente», non può nemmeno essere preso in considerazione nella dialettica da tutta la filosofia trascendente e metafisica europea. D’ineliminabile natura pure precristiana, storica e cattolica. Solo la Grazia della Fede divina e cristiana può separarla dall’identità della filosofia gnostica continentale. Anche quella analitica americana e anglo-sassone, con tutto il suo empirismo umano così primitivo, si mostra subito situata fuori gioco dal campo dell’esistenza dell’Essere filosofico, anche se la sua determinazione (il famoso «Chi» dell’Essere filosofico) non sia risolto. Dunque, si tratta del pensiero originario e proprio europeo. L’abbrutimento fatale del nichilismo occidentale è probabilmente anche vincitore a breve termine portando l’umano a perdizione (apparente) ma ben finalmente ancora provvisorio. Anche all’interno della Chiesa cattolica stessa che s’è incamminata, come previsto, verso il trionfo totale dell’Anticristo. Le porte del demonio, si sa, in ultima analisi «non prevalebunt»: la speranza del cristianesimo assicura che non prevarranno!
Perché il considerato decadente et decaduto eurocentrismo deve essere assunto come la civiltà che può salvare il mondo dalla sua perdizione? Per il semplice fatto che, tutto l’occidente e tutte le altre civiltà gregarie da vicino o da lontano nelle sue incomparabili tracce, sono l’Europa stessa!
Il destino dell’Europa è stato fissato, oltre che dall’avvenimento storico della Rivelazione, del «Fatto cristiano», fino alla Passione e Resurrezione in seguito risituata nella capitale dell’impero romano, anche per almeno due millenni storici di testimonianza. Tutti gli avvenimenti, tutte le culture, l’arte, le letterature, le scienze, i valori e i disvalori, la civiltà giuridica e politica, proprio tutto, compreso il Cielo e la Terra con la loro trascendenza metafisica, hanno avuto la loro vita e divenire, con la loro essenza situata e formata dal Continente fisico e mitico europeo! Il suo bene e la sua teleologia, come il suo declino e il suo senso, non possono manifestarsi e giungere al successo altrimenti.
Alla sua rinascita che può avvenire solo nella sua civiltà originaria! Dove se no?
L’origine della sua missione oggettiva e del suo modello sia divino che umano, spontaneamente seguito e riconosciuto, va da sé naturalmente superiore nella sua idealità dalla quasi totalità dei popoli, non potrà essere di più che la sorgente della salvezza sempre universale e non solamente generale. È dalla sua Croce che potrà scaturire la Resurrezione: che lo si voglia o meno. Da parte dei suoi credenti e non credenti europei e dell’immensità che ha toccato sfiorando la punta dell’indice della sua infinita sapienza iniziale, sia umana sia divina!
Si è appena avuta una piccola e grandiosa esemplificazione con la liberazione della ragazza forse neanche cooperante e certamente scervellata milanese, rapita violentemente in Kenya dai feroci terroristi islamisti in guerra jihad della loro emblematica «civiltà implacabilmente inferiore».
Tutto per essi è soggettivamente sublime e, allo stesso tempo, tutto è oggettivamente ignobile e troglodita! Da un lato si son avuti e si hanno abbrutiti ancora ipnotizzati e testardi nella loro strategia religiosa musulmana di conquista «spirituale» per mezzo della semplice ed evidente barbarie della «spada». E dall’altra, si è dovuto disgraziatamente costatare l’abbrutimento massificato di una generazione, di una ragazza dalla cultura gnostica e psicologisticamente narcisista. Partita senza vero scopo col volontariato improvvisato, senza qualificazioni (!), verso un’Africa irreale, e da sola.
E che nonostante la coercizione di diciotto mesi di violenza prigioniera, si è convertita stranamente all’islam, «liberamente». La prova: lei ha anche avuto l’impudenza di ripresentarsi espressamente libera nel suo Paese e alle spese del suo Paese, vestita di una tunica (una specie di burka verde a viso però scoperto) a testimonianza della sua assurda conversione a una religione schiavista e dai metodi violenti naturalmente animaleschi, subiti anche personalmente…
Non solamente. Tra tutte le giuste reazioni, dopo l’immancabile festa per l’indiscutibile liberazione, occorre riflettere sull’avvenuto pagato però anche enormemente e in maniera scervellata. In sovrappiù a sanguinari terroristi musulmani che hanno la gentile abitudine di ammazzare seduta stante chiunque – pure bambini – non sappia recitare a memoria i versetti del Corano !
E questo mentre che l’Italia «tanto amata» è colpita da una pandemia, pure molto duramente sul piano economico. La reazione più intelligente è stata naturalmente quella del presidente del minuscolo partito cattolico: il Popolo della Famiglia! Di fronte agli abbrutiti che, nella più falsa coscienza, si sono limitati ad applaudire piuttosto che dilettarsi in festeggiamenti anche ben comprensibili del caso (di fianco alle alte gerarchie della Chiesa cattolica neo-mondialista e alle masse in collera che reclamavano anche l’arresto della ragazza narcisa e masochista).
C’è voluto quindi che il più piccolo partito italiano, tralasciato dalla maggioranza dei cattolici e da una Chiesa ormai eretica a settimane alterne, sia giunto a dichiarare la totalità del surreale completamente raggiunto tutto a vantaggio degli oltraggi gratuitamente ricevuti dal Belpaese.
La liberazione della povera sciagurata è stata realizzata in pratica grazie alla collaborazione, decisiva e ben partigiana, degli islamisti turchi e del loro presidente dittatoriale Erdogan, anche per il relativo pagamento del crimine (destinato all’acquisto di armi e del proseguimento degli attentati, secondo le dichiarazioni degli stessi terroristi rapitori!).
Il presidente del PdlF ha così subito dichiarato: « Questo pagamento avrebbe dovuto essere preso in carico dal governo turco ». Il quale è stato beneficiario internazionalmente, sul piano della sordida ignominia di propaganda scandalosa su tutta l’operazione…
A tanto è giunta la crisi della civiltà europea e particolarmente italiana.
È qui anche indispensabile che io ricordi, ancora una volta, il senso del mio utilizzo abituale, assolutamente inoffensivo ed anche ontologicamente laudativo, dell’aggettivo «abbrutito». Il quale evoca sempre lo stato umano originario e contrario della nobiltà divina tralasciato: proprio dell’uomo che si è volontariamente degradato (l’islam è nato ben più di seicento anni dopo il cristianesimo)…
Non ci resta allora che pregare petrinianamente Dio, in ogni direzione, sapendo che queste sono molto multiple.
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