Quasi spariti politicamente di fronte alle evidenze delle devastazioni delle loro concezioni secolarizzate e laminati dai consensi popolari, persistono a predicare le loro visioni di morte
Anche se molto maggioritari elettoralmente, i veri cattolici non saranno mai veramente d’accordo con la mancanza di verità naturale e rivelata che ancora domina le culture nichiliste del nostro mondo sedicente civile.
Il problema essenziale e numero uno dell’esistenza umana pubblica è sempre l’affermazione storica della Verità, dell’unica verità di salvezza che il Vangelo presenta con tutta la vita di Cristo nella Sua Trinità.
La completa differenza tra il Regno di Dio, che comincia nella vita di quaggiù, e il mondo detto “più avanzato nel progressismo secolarizzato sempre in via di auto-realizzaione” è contenuta in questo disaccordo di fondo riguardante la cosiddetta libertà di autonomia dell’uomo. Il narcisismo illusoriamente autonomista continua così a colpire duro. E, comunque, anche sempre più!
È per questo motivo che i miscredenti e ideologizzati politicisti nostri contemporanei (praticamente quasi tutti) continuano a blaterare nelle editorie (dalle televisioni, radio e stampa), manipolati senza saperlo dai poteri forti, le loro falsamente moralisteggianti invettive contro il buon senso e la razionalità di tutto ciò che chiamano “populismo”.
Cosa permette loro questa assurda ed improba insistenza devastatrice in rapporto alla pace nel mondo? Molto semplicemente la cultura conforme che – da secoli, cominciando dal Rinascimento – si ostina a propagandare un universo vitale e modernista senza trascendenza: la vera modernità è comprensiva invece sia dell’orizzontale che del verticale detto sovrannaturale!
Ci si fa beffe, quindi, del fatto che, inesorabilmente e involontariamente, un giorno si è nati e che in un altro, naturalmente, si muore. Oppure lo si rimuove! Fino ad oggi in cui si giunge a non più pensarci veramente, anche in modo tranquillamente massificato e molto riduzionista.
Il vero problema da risolvere – oltre che sul piano politico ed economico, come puntualmente sta grosso modo avvenendo – è infatti ancora quello culturale, e soprattutto relativo alla Salvezza spirituale.
Siccome culturalmente l’evidenza è che dall’impostazione dei principi di fondo dipendono i piani politico-economici, i sostenitori sinistroidi hanno buon gioco a continuare le loro false filippiche
In realtà le argomentazioni da sempre mistificate della sinistra storica sono, malgrado tutto, molto ascoltate (ed accettate almeno parzialmente) dal popolo mondiale profondamente. Oppure tradizionalisticamente o ontologicamente detto anche di destra. In quanto, sebbene veramente d’accordo con i principi di libertà e “carità” introdotti dalla cultura judeo-cristiana, è entrato in contraddizione aperta con le convinzioni abitualmente in auge da quasi due “secoli di irriducibile lotta di classe materialista”. Questi divini principi di libertà della Persona, consacrati come cristiani, sono così radicalmente in antagonismo, cioè senza possibilità di mediazione, con quelli politicistici e demagogici della cultura materialista socialisteggiante e statalista, oggi finalmente rifiutata, almeno implicitamente, da ultramaggioritarie masse popolari.
E questo pure a causa che una parte molto importante della cultura della Chiesa stessa, oggi rappresentata dal pontificato di Francesco, è imbevuta di visioni ideologicamente di sinistra ed anche terzomondiste (quelle della cosiddetta teologia oggi piuttosto sud-americana della liberazione ma di origine europea) ben condannate dal pontificato di san Giovanni Paolo II da quasi quarant’anni!
E dagli stessi vescovi, praticamente inascoltati dal clero stesso, dei paesi di provenienza dell’assurda migrazione clandestina economica, impossibile e parassitaria, fino a chiederne la fine immediata e il ritorno totale ai loro paesi dei cosiddetti richiedenti asilo. Per costruirli o ricostruirli economicamente e civilmente. Come è successo, da secoli, non solamente in Europa.
Tutta la cultura dannatamente laicista è così aiutata dai cristiani, ben sostenuti, di fatto, dai moltissimi prelati modernisti (per nulla moderni!) piazzati nei posti chiave del potere ecclesiastico ormai in sostituzione degli ortodossi, detti bigotti, da Papa Francesco in questi ultimi anni.
Tutta la follia del mondo miscredente può quindi ancora permettersi anche questo anacronistico posizionamento assurdo di attiva deriva antistorica e praticamente molto bellicosa.
La gravità delle posizioni moderniste e progressiste della cosiddetta “Nuova Chiesa” di Papa Bergoglio, in modo intermettente ma in una politica ecclesiale costante, è data da questa deriva!
I cattolici non possono che verificare come le cosiddette masse abbrutite, dette “egoiste” a causa dell’apparente (o supposta) sparizione dello Spirito Santo dalla loro visibile vita reale e quotidiana, stanno imboccando – anzi l’hanno già fatto induttivamente – le vie comunque del Signore “giusto e buono”, come ripetuto in ogni Santa Messa.
Gli stessi rigorosi cristiani sono altresì costretti a constatare le posizioni esecrabili di vera e pura apostasia della Tradizione cattolica della Chiesa universale, nel Magistero eterno proprio alla sua cultura sempre Mater et Magistra. E questo, quanto meno nella sua comunicazione, sebbene inframmezzata di provvidenziali incertezze, dubbi ortodossi in rapporto alle direttive moderniste: il Santo Spirito, nel Suo incedere rispettosissimo della libertà dell’uomo (quindi del clero), è comunque presente attivamente!
Ciò che fa veramente difetto è una articolata e completa cultura incarnata nella vita e nell’insegnamento costante della Chiesa. La quale deve solo riprendere la Vérità eterna: altro che la riforma per la fantomatica “Nuova Chiesa” fondalmente rahneriana!
Quella che, oltretutto, viene sempre puntualmente negata dai miscredenti. Ora che sono rimasti anche senza il massiccio supporto elettorale frutto quasi di due secoli di terribili lotte: tutte strutturate contro la Verità eterna della Rivelazione!
Così, quando ci si chiede chi potrà fermare gli attuali fedifraghi (non solo di sinistra) dal loro blaterare scemenze insulse orecchiate in modo pressappochistico dalla grande cultura divina, si pensi a come dotarsi di questa cultura articolata, anche se molto semplice di pura Fede, nella Chiesa cattolica.
Peraltro, questa cultura ha già fondato, molto semplicemente, tutta la civiltà occidentale.
È questo il tempo dei laici credenti in prima linea. Altro non devono fare che seguire, per cominciare, passo passo la DSC, cioè la molto sapiente Dottina Sociale della Chiesa.
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