Malthus, il demografo inglese del diciottesimo secolo, aveva affermato, con gran successo mondiale, che il nostro pianeta non poteva nutrire tutte le sue popolazioni. Da cui la necessità di ridurne la natalità. Invece nel 2015, gli uomini che sono aumentati numericamente di cinque volte in rapporto all’epoca del sedicente scienziato Malthus, hanno prodotto più di una volta e mezzo il cibo necessario alla popolazione mondiale. Non resta che da eliminarne le distribuzioni ineguali e gli enormi sprechi, oltre che aumentarne ulteriormente la qualità e la quantità! Ma sopravvive ancora il luogo comune – nei media, nelle università ed anche nella Chiesa – che ci siano troppe persone sulla Terra. Dunque, non solamente c’è pletora nella recidiva dell’abbrutimento dopo più di due secoli contro ogni evidenza statistica (costatata ache dalla FAO), ma pure sul piano della religiosità, si è costretti a contabilizzare la colossale forza ancora dispiegata contro la Verità. Quella stessa insegnata – molto inutilmente – dal Beato Paolo VI nella sua sublime e ostica enciclica, molto avversata ma mai teologicamente veramente contestata, “Humanae vitae” (già una cinquantina di anni fa). Le attuali tesi cattoprotestanti della Chiesa e nell’ignoranza totalitaria della secolarizzazione, godono sempre incredibilmente di un potente vento in poppa. Un grande vertice di tutti i tristemente famosi malthusiani e neomalthusiani è stato organizzato in Vaticano, in gran pompa, per propagandare – anche fieramente! – le falsificazioni ideologiche e le eresie religiose che sono sempre più di attualità nel nostro martoriato mondo.
“Mala tempora!”, tragica epoca la nostra!, dove il modernismo (non la modernità!) offusca o cancella la verità. Ma che sia la Santa Chiesa cattolica a mettercisi attivamente, è un motivo per cui non ci si capacita assolutamente. Tanto più che una gran parte di cardinali e vescovi (perlopiù silenti) compresa una maggiornanza di preti, sembra allineata alle spiegazioni scervellate dei sedicenti esperti politici, intellettuali ed economisti che, dopo parecchi decenni, non hanno ancora nulla capito della più colossale crisi economica della storia. La nostra attuale è giustamente provocata dalla denatalità artificiale delle ultime due generazioni: dagli anni ’60.
È la penuria oceanica generata dal fatto che progressivamente, da cinque-sei decenni (e la cosa continua in modo disperante), si permette di nascere solo ad un tasso medio di 1,3 figli per coppia : la qual cosa è concretamente alla base della crisi economica, e non solo. Già questi primi non nati, tra circa 2 miliardi (!) vale a dire più di tre-quattro volte la popolazione europea, sarebbero nonni e nonne che starebbero in procinto di occuparsi di produrre ancora molti frigoriferi, servizi e case per loro stessi fino ai loro nipotini… Invece, si è così diffuso il fatto che la contracezione massificata e l’orrore degli aborti facili e banalizzati ha permesso di giungere alla progressiva e proporzionale diminuzione della “domanda interna” dei paesi soprattutto sviluppati (come illustrato abbondantemente e chiaramente da Ettore Gotti Tedeschi, l’ex responsabile delle finanze vaticane, e soprattutto da parte degli ultimissimi scienziati anglosassoni, tutti totalmente ignorati), la crisi di consumo e di produzione s’è strutturalmente installata. Allorquando l’ideologia mondiale e il modernismo eretico nella fede s’intepongono alle leggi naturali e a quelle di Dio, non c’è che aspettarsi catastrofi sornionamente apocalittiche: per semplice conseguenza quantitativa e statistica, molto intuitiva del resto da parte della “volontà di potenza” anche molto illegittima dell’uomo. Non è un caso se le moltitudini di politici politicanti e di tutti gli “esperti” relativisti si dilettano demagogicamente e periodicamente a formulare previsioni economiche di ripresa, che puntualmente non si avverano o in misura parecchio insignificante insignicante: e questo in rapporto alle perdite catastrofiche che si son dovute constatare progressivamente da decenni, e non solamente e falsamente dal 2008!
Le vere, naturali e piene riprese economiche potranno realizzarsi solo dopo che la ripresa abbondante della natalità avrà generato, molto semplicemente, moltitidini di uomini ben adulti e produttivi. Tutta l’umanità obnubilata dall’ideologia deformante la realtà naturale e divina, si stupiscono e si scandalizzano così della vittoria elettorale di Trump, della Brexit, del referendum in Italia e del disastro di tutta la sinistra al potere particolarmente legata all’immondo secolarismo laicista e mondiale.
Ciò che è diabolicamente sorprendente, ed anche di più, è la mancanza totale di comprensione da parte della deriva modernista e anticristocentrica dell’attuale Chiesa cattolica, la quale corre dietro al protestantesimo, alla secolarizzazione e, soprattutto, alla falsa religione onusiana: quella del sincretismo perdipiù limitato anche ai “buoni sentimenti”. Tutta la grande Tradizione cristiana della storia è preda della trappola di una superficialità che costituisce un affronto all’immensa ricchezza e al rigore della teologia basica ecclesiale. C’è una significativa parte della Chiesa, a partire da cardinali e vescovi fino a innumerevoli semplici fedeli laici come me, che si chiedono da dove proviene questa deriva dagli esiti già catastrofici. Questa, una settimana su due, caratterizza in modo determinante il cammino principale dell’attuale spiritualità ecclesiale. Quando si invitano in qualità di esperti al sopraddetto vertice romano, abbrutiti acefali (misuro le parole) come per esempio Paul Ralph Ehlrich, autore già nel 1968 del libro diventato guida in tutto il nichilismo contemporaneo della denatalità neomalthusiana (The population bomb), ci si chiede se i responsabili della Chiesa sono veramente ispirati dallo Spirito Santo. Non sarebbe la prima volta, del resto, nella storia. Non è a caso se il più grande contestatore della linea pastorale ecclesiale negli ultimi anni, il giornalista Antonio Socci, vero grande profeta della nostra epoca, ha tutte le ragioni, veramente tutte, di indicare Papa Francesco (e non solamente un qualsiasi don Carron, attuale responsabile internazionale del movimento Comunione e Liberazione) come colpevole principale di siffatta disastrosa deviazione.
Non ci resta, a noi fedeli disorientati dalle direttive, dai discorsi e dagli atti dell’attuale sempre Santa Chiesa vivente, che pregare affinché Dio mandi lo Spirito Santo, in modo intensivo, per illuminare il sentimento e l’intelletto dei Pastori del Suo gregge.
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