Domenica scorsa, tra le 7 e 30 e le 9 su Sky di mattina, ho guardato un film in bianco e nero molto vecchio con Alida Valli e una giovane Jeanne Moreau, intitolato “I dialoghi delle Carmelitane”. L’avevo già visto una cinquantina di anni fa in lingua originale ma ne avevo un vago ricordo, come di uno scenario di altri tempi molto barbari, quelli della rivoluzione francese con la ghigliottina in piazza. La vicenda è abbastanza nota: 17 suore di clausura in un convento a Parigi vivono drammaticamente le angherie inaudite dei rivoluzionari illuministi fino a scegliere di montare, tragicamente da martiri, sul patibolo per essere decapitate, piuttosto che accettare l’assurda pretesa ideologica dello Stato totalitario di distruggere e confiscare la loro comunità religiosa, per di più derisa.
Rivedere oggi questo film, in tempi di persecuzioni di cristiani in tutto il mondo, con i tagliagole in azione, fino all’ultimo orrendo assassinio dei 21 cristiani copti in Libia (che cantavano lodi a Cristo mentre venivano sgozzati) e delle masse di sfollati in Siria, pena i massacri o le conversioni forzate all’islamismo in alternativa alla morte, è ben altra cosa come nei primi anni ’60! In sovrappiù, è di settimana scorsa il lancio di un’ennesima campagna legislativa e nei media contro i cristiani che sempre più negli ultimi anni si rifiutano di iscrivere i propri figli alle scuole statali e laiciste in Belgio. A capo di questa iniziativa che ricalca quelle francesi, sempre del partito socialista e di quei laicisti (anche di destra) falsamente laici che sostengono l’assurda priorità, totalmente ideologica, dello Stato sulla Persona, si è messa Laurette Onkelinx, una “passionaria socialista”: dopo le sconfitte sul piano politico nazionale, la fiera nichilista de sinistra cerca di rivalersi sul piano ideologico e culturale. Cosa di meglio ed eccellente che quello religioso?
Tra i non credenti agnostici o atei, ci sono sempre i “politicisti militanti” da non confondere con i politici usuali di “tipo professionistico” ma suscettibili di farsi subordinare. In realtà si tratta di potenziali o iniziali burocrati, pronti o quasi, in determinate occasioni o circostanze a farsi fagocitare opportunisticamente dai politicisti fondamentalisti. È questa la classica fisiologia dei processi politici. Ed è per questo che molti “profeti”, vale a dire scrittori, politologi o sapienti, cercano di mettere in guardia le masse della nostra era più o meno addormentata. Laurette Onkelinx è su tutte le furie per la ribellione di questi genitori alla supremazia ideologica dello Stato statalista. Proprio allo stesso modo in cui i seguaci del rivoluzionario Saint-Juste (anche lui fatalmente poi ghigliottinato!) si scagliavano contro le giovani suore Carmelitane che avevano scelto anche la clausura per privilegiare la loro vita di preghiera nell’Assoluto del Regno dei Cieli. Mentre i violenti Citoyens parigini si appropriavano anche dei loro miseri ed essenziali beni. Una dopo l’altra insieme fecero piuttosto rotolare nei canestri le loro teste che sottomettersi al totalitarismo che voleva annichilire la loro vocazione spirituale. E questo allo stesso modo – in circostanze diverse, naturalmente – in cui in Francia è stata approvata, nel 2014 dopo più di due secoli, una legge che mette in prigione anche chi esprime un disaccordo con il matrimonio gay: è stato rimesso in vigore il famigerato “delitto d’opinione”! Stessa procedura è in corso di attuazione legislativa in Italia con la legge proposta dal deputato Scalfarotto… Non solo l’approvazione di leggi assassine, come in Belgio l’eutanasia per i bambini (!) approvata l’anno scorso, ma l’applicazione della galera per chi dissente o protesta. Lo Stato di Diritto, anche quello Romano di duemila anni fa, è così stracciato! Nell’indifferenza generale, di direbbe. Siamo ormai al “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”: Paolo, il più grande santo celebrato dalla Chiesa, era stato anche lui un persecutore fondamentalista e feroce dei cristiani prima della sua drammatica conversione sulla strada di Damasco: era stato sbalzato da cavallo e accecato per quaranta giorni di conversione. Laurette Onkelinx, la nostra socialista intollerante, non sopporta nemmeno che dei genitori sottraggano i loro figli all’educazione “laicista e scellerata” della scuola belga statale. Aiuto, lo Stato etico liberticida è di ritorno!
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