Certi leader nell’UE, soggettivamente selezionati e da poco follemente convocati a Parigi da Macron (solo di 5 Stati membri su 27!), oltre ad aver rivisualizzato l’impotenza della propria visione non solo politica, tutta già fallita perché ideologica, non si sono resi nemmeno conto della perdita della loro storica “potenza di Civiltà”. Derivante dallo Spirito trinitario ben metafisico: originata soprattutto dal supremo Sacrificio della Croce! Altro che l’eretica bellicosità rinnovata e la sempre vana Scalata al Cielo (perfino climatica!), sempre alla base della riunione falsificatoria della creaturalità sovrana e religiosa di tutti i popoli. Ben venga quindi l’inevitabile e giusta umiliazione nei confronti della stessa UE, con l’inizio della sua lunga penitenza redentrice. Per la scontata sua Risurrezione, pure militare ed economica, del negato o negletto, “Regno universale del Cristo Re”.

In sovrappiù, detta frazione sedicente oligarchica, dalla politica narcisista franco-illuminista, non era neanche consapevole di riunirsi in un gruppetto mortifero (con forse l’eccezione della Giorgia italiana), pure nell’anti-democrazia irreligiosamente proclamata
La cosa non può che ancora furoreggiare in quasi tutto l’Antico Continente, non solo dell’UE, rimasto nella molta e incompleta sua unità costruttiva. In aperto antagonismo, ma sempre più contestato, anche nella sua struttura politica istituzionale, morente o già cadaverica.
Lo stesso De Gaulle, negli anni Sessanta, pronava per “un’Europa da Lisbona agli Urali”…
Di fianco al sempre più evidente posizionamento, oggi parecchio radicale, della destra dell’Occidente, ancora d’origine cristiana e in piena auge politica (in modo però verticale), non solo negli USA e in Russia. Salvo quest’ultimo grande Paese costretto insensatamente dall’Occidente a impastoiarsi innaturalmente con la reiterata e auto-dichiarata ben atea Cina, sempre comunista. I quali due Paesi occidentali ora non più quasi in guerra, con al potere i ben noti Trump e Putin, pure se solo in modo prudentemente preliminare e ingiustamente sempre accusati, si stanno riunendo per cercare la vera e santa Pace internazionale. Con la fine di tutti i suoi conflitti assurdamente disastrosi. E per stroncare il fatidico irrealismo politico non-naturalista occidentale, serpeggiante da oltre trent’anni, esclusi i quattro della prima presidenza Trump, priva già programmaticamente di aperture guerresche. Che avevano infranto in quanto Occidente, sempre più impazzito e con il piglio sbalorditivo di sinistra in tutto il mondo: condotto proditoriamente e dissennatamente. Non però da parte di tutto il fronte politico e residualmente religioso d’Occidente. Fino alle indicazioni continue e grazie alle vittorie elettorali degli anni più recenti, così pieni almeno di speranza popolare pacificatrice. Con guerre vinte contro il mainstream sempre più oligarchico, in modo fondato anch’esso nel paradosso maggioritario e mondialista, all’insegna degli organismi pseudo-politici e dirigisti non solo di Davos. Divenuti, negli ultimi quattro decenni, praticamente sempre più totalitari, con quelli che ora si definiscono come i tre avveniristi imperi (Stati Uniti, Russia e Cina). Ultimissimente appena meno guerrafondai e provocatori – non però effettivamente – e in modo meno abitualmente dissennato. Impegnati piuttosto alla conquista economica del Pianeta…

Le due opposte concezioni esistenziali, religiosa e irreligiosa, si scontrano però con la loro reciproca “comprensibilità”. In effetti, quella elitaria antropocentrica di sinistra e l’altra detta di destra storica, sovrana e teocentrica, si dichiarano oggi del tutto almeno basite
Contro Trump, dopo la sua riconquista elettorale del potere politico, si è inutilmente riscatenata la sua già tradizionale opposizione di almeno mezzo mondo a sinistra. In realtà, il ritornato presidente statunitense ha, come si dice, “fischiato la fine della ricreazione mondialista”. Riaffermando chiara e forte la razionalità realistica della politica sensata. Contro il dominio folle da almeno una ottantina di anni (!), in cui soprattutto la complessiva e dissennata Europa era riuscita ancora  impunenmente a scroccare, gratuitamente nel supposto ovvio, la sua stessa sicurezza continentale. Anche da un punto di vista economico e soprattutto miilitare, con la protezione americana ormai diventata tecnicamente sempre più inutile, perché impossibilitata del cosiddetto ombrello militare dislocato soprattutto oltre oceano. Si é passati infatti dalla deterrenza della potenza nucleare, dissuasiva al limite ormai virtuale (sebbene reale!), ma non concretizzabile: al di fuori della possibile apocalisse generale dell’umanità!
Già da molto tempo si è entrati nell’era ulteriore della missilistica detta intercontinentale, di cui tutta l’Europa è totalmente indifesa. Essa dispone di molte armi tattiche e carri armati con sovrabbondanza globale di aerei e combattenti, ma tragicamente ancora priva di “scudo anti-missili a portata multipla”: che potrebbero annientare, nel giro di sette-dodici minuti, l’intero territorio europeo.
L’attuale rifiuto degli Stati Uniti di continuare a garantire ancora il suo famoso “ombrello”, è così non da ora pleonastico. Non fosse per l’impossibilità fisica dell’enorme distanza nel poter semplicemente intervenire a tempo. Tutta l’Europa dovrà “riarmarsi”, come ancora erroneamente detto dall’UE (non lo era in effetti mai stata!), ma  semplicemente per non farsi ridurre in una gigantesa polpetta ben stracotta in pochi minuti. Da una multipla panoplia di possibili Stati canaglia sparsi nel mondoo che potrebbero diventarlo anche istantaneamente. La pazzia e la “volontà di potenza” sono ateisticamente ormai generalizzate, non solo potenzialmente!

La reiterata ideologia dissennata della sinistra mondialista si è sviluppata, con il sempre suo incipiente scodinzolamento rispetto ai cambiamenti inutilmente imposti dalla realtà e dal realismo politico, ancora irreligioso e anti-cristiano. E contro il Cattolicesimo romano
Siffatta clamorosa accennata “incomprensibilità” del mondo contro se stesso, con la cosiddetta sconcertante “non dialogabilità secolarizzata” tra sinistra e destra, è figlia della ragione solo antropocentrica. La quale ha prodotto la divisione apparentemente irriducibile e tuttora molto sconosciuta ai più, di cui sembra essere stata palesata solo la sua ultima realtà costitutiva. Essa è generalmente considerata, nel caso pure migliore, per irrilevante oltreché sempre inefficiente… Vale a dire che il neo-gnosticismo incredulo contro la religiosità anche residuale del nostro tempo, con le due opposte sue visioni inconcigliabili dell’esistenza, si è progressivamente reso inesorabilmente maggioritario e sempre predominante. Rispetto alla Verità ed evidente realismo storico della Civiltà cristiana. Cioè quella contraria attribuibile facilmente e direttamente all’ideologia modernista, oltreché alla sfera non solo privata di ogni uomo.
Ma soprattutto riferita alla sua Anima (ovviamente e in modo costitutivo e intimo). Relegata falsamente all’oblio massificato del pensiero vitale della Civiltà occidentale, considerata ora molto “superata” filosoficamente dall’immanentismo detto storico. E, in realtà, solo storicista! Proprio della modernità reputata “prioritaria e ineluttabile”, in sovrappiù, eternamente opposta, in modo sistematico e definito molto paradossalmente di “destra”. Chiamata, fino alla nausea, sempre estrema, oltreché tenuta “indialogabile” e, a priori, “condannata”: fuori dalla dimensione soprattutto pubblica – cioè principale! – dell’esistenza ulmana.
Fino all’installazione dell’ultimo “cordone sanitario” totalmente anti-politico: escludente la conseguente governablità delle formazioni di destra. Sebbene, dal dopoguerra del secolo scorso, il regime generale occidentale sia considerato legittimo e quasi inutilmente proclamato democratico. Però nella più chiara dell’ancora ingiustizia civile, malgrado essa sia acquisita come l’idolo imprescindibile della cosiddetta nuova Civiltà del gratis e illusorio  bengodere. Sostitutiva della cosiddetta passatista religiosità, però veritativa con molte migliaia di anni ben praticati. Giudicati in modo totalmente pre-politico dal sinistrismo ancora al potere. Esso però persiste, ontologicamente e sempre tendenzialmente nella Verità: generalmente come “patriarcale” (naturalmente di destra). Almeno dagli stessi ideologicamente antropocentristi sempre mondialisti, ferocemente anti-sovranisti di sinistra. E soprattutto, si vuole così escluderne la posizione nel recinto degli incurabili “dannati”, dove era stata sconfitta e annientata sostanzialmente già dall’esito della seconda guerra mondiale. Cioè da ben otto decenni di progressiva trasformazione conforme ai nostri tempi moderni, ben tecnologici dalla mitica Tecnica accelerata. Soprattutto se si pensa alle entrambi due ideologie apparentemente nemiche, ambedue capitaliste e stataliste e sempre e illuministe. Sempre er mano della sinistra, in modo detto irriducibile e derivato dalla famosa filosofia detta “dialettica” di Hegel. Diventata matrice di quella specialmente marxista per ammissione dello stesso Marx, oggi allegramente trasformista. Che continua a veleggiare nel mondo, ma almeno negli ultimissimi tempi inquieta – spesso disperata – a causa dei recenti avvenimenti detti incomprensibili o quasi in tutto il Pianeta.

Dopo la vittoria elettorale completa di Trump, la tragica Unione Europea, sebbene ferita gravemente, sta cambiando la sua politica demenziale che ne ha motivato le sconfitte L’attuale realtà, riportata senza tentennamenti e determinata dalle elezioni recenti degli Stati Uniti (i più liberi al mondo di tutto il ventesimo secolo), stanno  facendo non solo riflettere l’universo pensante di tutto il Pianeta. Ma che anche repentinamente sta facendo assumere posizioni politiche clamorosamente opposte alle abiuali, ricollegandosi (senza dirlo e men che meno pensarlo) al grande Paese… russo, in quanto inconfessato e ripudiato europeo. E questo, stranamente solo per l’Europa detta dell’UE, decisamente posizionata (ma scricchiolante dappertutto) contro la Civiltà e la realtà anche storica. Le conseguenze radicalissime, sebbene siano più che appariscenti sul piano fattuale ed operativo, non sono state ancora colte o capite completamente, non solo dall’’Occidente.
E questo, da tutto il sistema pensante e politico ormai diviso verticalmente, soprattutto nella godereccia e colpevolmente inconsapevole Unione Europea. Cioè la grande perdente e senza apparente scampo, dopo le dichiarazioni ripetutamente insistenti della storica sconfitta negli Stati Uniti con al potere il sinistro Biden. Salvo alcuni ancora rari Paesi capitanati dall’Italia e dall’Ungheria, quelli della prestigiosa Giorgia Meloni e del solido Orban. A causa della tronfia ideologia di sinistra in via di essere sconfitta ogni giorno di più.
Per esempio, il famoso ombrello americano di protezione militare ormai ritirato, e per ora sempre  negato, non solo è stato dichiarato da Trump sospeso definitivamente, ma nemmeno è più semplicemente possibile mantenerlo. In quanto siamo parecchio entrati nell’era risolutiva e spiccia dei missili. Quelli forieri di distruzione anche nucleare a multipla. Per cui l’allegra e infantilmente edonista Europa si è accorta, copiando l’America, improvvisamente di non essersi dotata, nell’ultimo suo mezzo secolo di edonismo acefalo, di alcun scudo miitare anti-missili, come difesa almeno passiva e precauzionale. In meno di un quarto d’ora, tutto il territorio europeo potrebbe essere così polverizzato da possibili Paesi e fortunatamente non ora soggettivamente intenzionali. Trattati spesso anche come nemici, contro cui si conducono pure guerre tradizionali in doverosa agonia!
Tutto questo grazie al fatto che la NATO, baluardo dell’Occidente nord-atlantico, abbia alquanto cambiato di fatto il suo statuto intrinsecamente “difensivo” in quello quasi offensivo e oggettivamente provocatorio. Per esempio contro la non comunque innocente Russia. Avendo associato al suo interno anche molto rapidamente ben… 13 Paesi, facenti parte del Patto di Varsavia della precedente Unione Sovietica. Malgrado l’accordo di Minsk del 2014 (!) che stipulava il divieto di entrare nella NATO, da parte dei membri del crollato vecchio sovietismo collettivista. Voltafaccia questo, anche sfacciato e inaudito, confessato tranquillamente già dalla cancelliera Angela Merkel, come “normale” (molto vergognoso!) inganno anchesì premeditato dagli Occidentali, prima della firma dello stesso Protocollo.
In effetti, sono ora queste le due parole europee di pragmatica: “sconcerto e impenetrabilità”, di fronte al rapporto con l’intelligibilità degli ultimissimi avvenimenti provocati dalla rottura, anche con lievi insulti, alla Casa bianca americana tra USA e Ucraina. A proposito del possibile e inizialmente programmato “cessate il fuoco”, degli USA e Russia. Anche con l’ignorato e svalutato accordo già annunciato da Putin, sostenuto insistentemente, come al solito, dal neo-presidente Trump. Per la fine del perfettamente inutile massacro della macelleria con non si sa quante centinaia di migliaia di morti e sconquassi. Follemente iniziati e continuati dall’Ucraina anche di Zelensky. Motivati da obsolete e impossibili ragioni pseudo patriottiche, condivise dal vecchio Occidente bellicoso! E sostenuto essenzialmente nella sostanza, ancora oggi, dalla dissennata e masochistica alleanza occidentale tra gli Stati Uniti di sinistra col presidente Biden (ovviamente battuti elettoralmente in modo totale) e la sempre subordinata (furbescamente!) UE. Con tutta la sua politica fatalmente diventata demenziale, in tutti i campi appena precedentemente osannati. E sconfitti quasi inconscientemente, nella sua ancora attuale condotta narcisista e politicista, oltreché recidiva. Per almeno undici anni: otto più tre dopo la molto rimandata e trattenuta invasione russa come, ancora una volta, vedrò di spiegarequi di seguito.

La comunque reiterata e dissennata ideologia della sinistra mondialista, sebbene il già suo incipiente scodinzolamento rispetto ai cambiamenti imposti dalla realtà e dal realismo politico. Nella molto parziale religiosità cristiana riguardo alla vera Tradizione apostolica
Siffatta clamorosa incomprensibilità, cosiddetta sconcertante, è derivata dalla divisione prodotta dalla Ragione rispetto alla Fede. Tuttora piuttosto disconosciuta, di cui ora sembra essere stata palesata la prima realtà profondamente vera e generalmente considerata irrilevante, oltreché inefficiente. Vale a dire, si fa qui allusione al neo-gnosticismo contro la religiosità anche residuale e già manomessa, con le sue due opposte visioni inconcigliabili dell’esistenza. E direttamente attribuibili facilmente all’ideologia modernista. Oltreché alla sfera non solo privata di ogni uomo, ma indirizzata soprattutto alla sua Anima, ovviamente intima: donde l’orrendo intimismo teologico attuale, non solo del clero.
Il primo pensiero della grande opposizione è relegato falsamente all’oblio massificato di quello religioso, alla base di tutta la Civiltà cristiana ormai considerata “superata” filosoficamente. Dal modernismo detto storico – in realtà, come già ricordato storicista! – proprio della modernità antropocentrica. Il  secondo tipo di pensiero, opposto in modo sistematico è definito molto paradossalmente di “destra”, aggettivato, fino alla nausea, sempre come di estrema destra, oltreché tenuta a priori “condannata”, come se fosse già assurdamente sconfitta e sparita, oppure da fulminare. Fuori dalla dimensione pubblica dell’esistenza umana, cioè principale. Da parte di tutta la sinistra ottusa e recalcitrante anche di fronte all’evidenza!
Fino all’ultimo “cordone sanitario” internazionale, totalmente anti-politico, escludente la conseguente possibile sua capacità e legittimità di governo. Sebbene dal dopoguerra del secolo scorso essa sia diventata totalmente democratica (dopo la sua sconfitta). Quindi nella più chiara ingiustizia civile. E malgrado essa sia considerata come idolo imprescindibile della cosiddetta nuova Civiltà del bengodere illusorio e contemporaneo. Con tanto di appoggio esplicito e montante del mai condannato comunismo totalitario! Sostitutivo della religiosità veritativa con varie migliaia di anni di profonda Verità trascendente. Contraria evidentemente pure alla concezione divina e umana incarnata nel Cristianesimo, quella stessa pure funzionale allo scopo di almeno isolare la considerata opposta visione. Donde l’accusa d’imperdonabile ignoranza, almeno spirituale, anche da parte degli stessi filosofi tradizionalmente di sinistra gnostica. Giunti anche a pentimento (non molto esplicitato) di veri e propri neo-credenti almeno nello Spirito trascendente ma inattivo o dormiente (sempre però vagamente nel suo ateizzante neo-gnosticismo)…
La concezione religiosa e cattolica persiste così sociologicamente “a lato”, sempre e comunque, ontologicamente e nella Verità della Tradizione, detta “patriarcale”, come se fosse un insulto. Da parte degli apparenti dominanti, almeno ideologicamente e antropocentristi sempre mondialisti. E soprattutto, volenti escluderne la posizione, relegandola nel recinto perfino degli incurabili “dannati”. Dove era stata sconfitta e annientata sostanzialmente, già dalla vittoria completa al nazi-fascismo. Con in sovrappiù ben otto decenni di progressiva trasformazione conforme ai nostri tempi, anche post-moderni, detti anche della “Tecnica accelerata”. Soprattutto se si pensa alle entrambi due ideologie sempre rivoluzionarie e illuministe (francesi!). Nella generale attuale confusione, attribuita alla destra e progettualmente di sinistra, sempre intrinsecamente falsamente antagoniste e derivate dalla famosa dialettica di Hegel. Ideologia così indebitamente contrapposta, specialmente a quella marxista, oggi allegramente e clamorosamente trasformista e senza logica . Ma ora, almeno inquietata a causa dagli ultimi avvenimenti, in quasi tutto il Pianeta sempre tuttora abbastanza riempito di ciarliere e affermative tesi ciancianti e sinistreggianti. Sebbene il marcato e rimarcato fallimento dell’89, però bypassato nella rimozione, grazie al trasformismo ideologico verso le ideologie del wokismo, votate anche quelle al sistematicoe e futuro oblio…

L’intrinseco trasformismo del “grande e sommo” pensiero auto-riproduttivo di Hegel. E la sua famigerata dialettica omni-comprensiva, contro l’eterna e unica Verità cristiana
Queste di destra e sinistra, realmente opposte ideologie ineluttabilmente al generale andamento politico già affermato, forse costituiscono il soggetto globale del più grande svelamento di menzogna globale nella nostra era moderna. Per cui le destre ora elettoralmente molto vincitrici e semplicemente rispettose dei regimi democratici parlamentari e costituzionali nel mondo, stanno da non molti anni invece progredendo massivamente dappertutto. Contro l’ormai consueta ex-padronanza dominante cultural-politica sinistrese. Mentre tutta la filosofia idealista e gnostica, hegeliana particolarmente nel suo “Stato Assoluto”, viene ancora celebrata per la sua (furbesca) cosiddetta dialettica ad uso addomesticabile e molto personalista, oltreché occasionale. Combinando l’impossibile coesistenza tra il Bene (divino) e il male (diabolico), divisi e separati eternamente della Libertà di scelta – se realmente operativa! – dell’uomo creaturale. Così si potrebbe e si dovrebbe ringraziare il pur grande ritenuto pensatore tedesco, diventato guru non solo della sinistra “spensierata” e molto  relativamente superficiale: basti osservare la sua negata Trascendenza divina ben coltivata da certa destra “liberaleé”… Degli ultimi secoli e malgrado le sue auto-incensazioni moral-culturaliste opposte.  Per il suo molto opportunistico sofisma dialettico, totalmente artificioso e di cui vari grandi filosofi, rari e sempre religiosi, hanno già denunciato e dimostrato l’inconsistenza. Per addivenire a cercar di affascinare, molto inegualmente, le due solite generazioni permanenti dell’eresia storica modernista. Già nata da secoli e imbevuta di razionalismo semplicemente irrazionale. Quello prodotto dagli intellettuali della dannata modernità anche massonica e piuttosto appartenente al collettivismo storico e materialista. Come già accennato, anche alla destra (non necessariamente marginale ed estrema), simile a quella del resto simmetrica e strutturalmente situata agli antipodi della sinistra: sia filosofica che teologica. Diventate pure tragiche, nella prima metà del Novecento, come nazi-fascista oppure collettivista molto marxisteggiante.
Ora, per ultima anche nelle elezioni del febbraio 2025 in Germania, l’AFD, dopo il suo raddoppio non solo quantitativo di voti: ma sempre escluso dalla coalizione governativa ancora… di sinistra, però ormai domata nel suo folle estremismo. Con il consueto giudizio molto meno ora diffuso mondialmente in quanto sempiterno nel suo reiterato “organismo“ pericoloso reazionario e inaccettabile”. Da parte però pure e soprattutto dei media opposti e di radice solo marxista o socialdemocratica, fino all’attuale già residuo wokismo. Tutte cosiddette nuove ideologie derivate dall’hegelismo dialettico che già svela la sua natura filosofica (intelligentemente, diciamo così) erronea e ancora parzialmente seducente . Nell’aver generato anche due filoni ideologici fatidicamente opposti e stranamente sempre cosiddetti inconcigliabil. Contrapposti solo però in quanto ambedue irriducibilmente contrari alla Verità (sempre comunque “scandalosamente” paradossale, perché nell’intrinseco Mistero) del Cristianesimo: nel naturale e trascedente Mistero, anche dogmatico, della sua “causa prima” emanata ed emanante dal Dio Creatore!

Dopo la follia mondialista dell’illuminismo francese, ecco l’avvento di quello nichilista e iper-statalista, proprio del totalitarismo moderno: anche volontariamente “spontaneo”
Questa ideologia marxisteggiante o liberista-libertaria, in quanto sempre molto irrealista e fatalmente riduttivista (almeno per il loro materialismo), è ben ancora parecchio d’attualità. O vicina a volerne mantenere almeno il potere politico e ideologico già diabolicamente acquisiti. Compreso soprattutto quello suo culturale (di gramsciana memoria), fino alla distruzione completa dell’ontologico religioso, globale e cristiano.
Potere questo, classificato correntemente come di destra, è apertamente calunniato in modo politicista, abitualmente giudicato come retrogrado e reazionario e non “progressista”. Con l’aggettivo abusato pure di “fascista” per ogni anche piccola e marginale manifestazione estranea o dissenziente con la radicata ideologia occidentale, soprattutto sul piano politico. Perfino negli Stati Uniti, fino a pochi mesi fa all’ultima competizione elettorale amministrata dal potere di sinistra: quello di Biden. E sempre più da parte dei wokisti dell’ormai già quasi superati in follia, in chiave molto sessuale, del vecchio “politically correct”. Con pure gli arcobalenanti del genere (evidentemente simmetrici al maschio-femmina: e non per circa una settantina di cervellotiche possibilità psicanalitiche ed esistenziali), di origine tipicamente anglosassone. E divenuti, perfino inizialmente, nell’area anche più orientale del Globo, le avanguardie folli e ormai già incipientemente presenti. Compreso tra i suoi innumerevoli “capitalisti”, passivamente esclusivisti statalisti, anche cinesi statalisti e, allo stesso tempo, comunisti più o meno estremi nella volontaria e diventata “spontanea” oltreché ora agognata desideranza politicista. Con la stessa concezione tirannica e dispotica, solo apparentemente poco violenta, però nella mistificatissima visibilità e nella predazione economica, silenziosa e mondiale. Debordante ampiamente da quella nazionale, attraverso il classico lavoro subordinato e la sprovvista nozione – sempre! – della proprietà del capitale. Il tutto profetizzato idealisticamente dagli stessi detti “economisti” inglesi già del Seicento, come Hobbes. Cioè quel filosofo piuttosto economista depravato, divenuto famoso, non solitario per il suo totalitarismo dello Stato moderno detto del “Leviatano”. Inconsapevolmente e intenzionalmente terrificante per le massificate popolazioni contemporanee che, altrimenti, sarebbero totalmente indomabili, nel loro perenne ribellismo diabolico e irreligioso. Nella loro concezione cioè neo-gnostica in fatale divenire detto perennemente e illusoriamente progressista. Come ripresa scimmiottata, simmetrica e rovesciata del “Peccato originale”. Rivelato dal Cristianesimo, ma protestantisticamente irriducibile e insalvabile, senza eccezione per tutti gli uomini moderni e modernisti, ribelli alla Chiesa di Roma. In gran parte divenuti da molto tempo maggioritari nel mondo intero, dal ‘500: con l’ideologia generale neo-gnostica detta costantemente almeno socialdemocratica. Totalmente derivata soprattutto dall’ideologia hegeliano-proto-heidegerriana, oggi largamente dominante su tutto il pianeta Terra. E dotata, come sempre, delle sue opposte due verità: dialettiche ovviamente. Sia relativa a quella di sinistra affiliata per lo più al marxismo; e sia sull’altra ala di destra (perfino americano-trumpiana!) degl’idealisti romantico-sentimental-economicisti: sempre arrogantemente tracotanti. Se non marginalmente, per l’infame e becera possibile “cancellazione” sistematica o implicita della Civiltà.

Ma di cosa si tratta quando il politicismo della modernaità parla in modo iper-statalista e totalitario, proprio della liberal-democrazia, intorno alla sua crisi… irreversibile e d’impotenza? Con tutti anchesì divenuti (tardo)-capitalisti e sempre sconfessati invano
Le vere conquiste sul piano politico o politicistico, quand’anche fossero tutte già acquisite più o meno elettoralmente, sarebbero sempre ben poca cosa o pure  mistificate – anche nella loro effimera sostanza e consistenza – rispetto alla ricerca del’ eterna Verità. E contro la piena visione cristiana e cattolica: unica e vera Salvezza umana! Infatti, quella detta terrena, non è semplicemente mai realmente possibile. Se non all’interno del Piano di santità del Regno universale di Cristo Re! In effetti il cosiddetto Cristianesimo senza la sua Grazia, non solo è lasciata alla intrinseca sua rovina, ma la realizzazione dei progetti solo umani (detti orizzontali) nell’unica dimensione antropologica, si rivela di una totale fragilità. Propria degli effetti del “Peccato originale”, che tutto demolisce alla fin fine. Come fatidicamente anche nell’ideologia teologica protestante. Ma che la stessa Grazia divina invece illumina cattolicamente e perfeziona illuminandola anche nella sua fattura fattuale. Fino a prefigurare l’idea possibile , qui sulla Terra, compiutamente però solo nell’Ordine del Paradiso: al di sopra di quello mistico descritto poeticamente nel modo più sublime dall’eccelso nostro Dante. Celebratissimo ma non abbastanza definito primo indepassato letterato di tutti i tempi e nel mondo.
Si potrebbe dire che il Cattolicesimo non possa che essere il modo dogmatico e sovra-naturale, per la filosofia sempre comunque autonoma, affinché il progetto umano e apparentemente solo intenzionale e razionalista possa essere costretto a materializzarsi. Però nella preghiera autenticamente supplicante, anche se in modo solo sempre perfettibile. Fino alla sua completa attuazione in un Cosmo terreno e provvisorio, in cui l’uomo può vivere già compiutamente, avvicinandosi radicalmente al Regno di Dio. A condizioze comunque che la Ragione filosofica si sottoponga amorevolmente e attivamente sempre alla Fede!
La politica politicista e immanente del modernismo, con il suo attuale degradato agire all’oscuro cioè della Luce divina e nella sua vocazionalità veritativa, appare così come la degradazione infernale dell’Armonia sommamente suprema. In cui tutto il male, opposto alla Vera natura, è sopraffatto nell’Ordine completamente appagante del Bene assoluto e divino, quindi umano. Ci si ricordi, nell’esperienza appena vagamente analoga del sempre transeunte  male, come  – per esempio – l’originale comunismo militante della Terza Internazionale, si sia sempre rapportato alla sua direttamente derivata e “moderata” socialdemocrazia. Sempre deleteria e fallimentare, considerata la più pericolosa nemica del suo supposto autentico “sol dell’avvenire”, fondamentalmente e ancor più tragicamente materialista. Il modernismo costituisce così, nella sua detta “moderata” formulazione buonista e antropocentrica, la corrispettiva ed edulcorata funzione della social-democrazia umanoide e non umanistica : contro il comunismo e rispetto al cosiddetto “troppo” del Cattolicesimo integrale e petrino!

È la ricerca della finalità già esperita per millenni dalla Tradizione giudeo-cristiana, ora fissata nella “Dottrina sociale della Chiesa cattolica”, ad assicurare la Pace. Pure la Chiesa romana, attaccatadal demonio  alla sua base, sembra averla smarrita nei ultimi secoli
I tre Cattolici germanofoni e principali artefici-fondatori della prima Comunità Europea, nel 1957 e ovviamente a Roma: il tedesco Adenauer, il francese Schuman e l’alto atesino ben italiano De Gasperi, però erano già alquanto imbevuti di modernismo immanente. Anche se giustamente e intelligentemente visionari. Ma mai si sarebbero immaginati che, dopo meno di un mezzo secolo, con l’approvazione generale del nuovo e globalmente sostitutivo Trattato di Maastricht, seguìto da altri tragicamente simili, si sarebbe compiuto completamente il grande tradimento europeoanche sul piano istituzionale. Mutando pure la sua denominazione continentale e sociale attraverso la laica (e ben sempre laicista) Unione Europea! Con la sparizione, violentemente neo-supposta e già scontata, del concetto proprio alla caratterizzazione di fondo della precedente Comunità europea, naturalmente ancora d’impostazione almeno cristiana. Con l’apparizione nefasta dell’espressione “Unione”, già antropologico-centralista e destinata politicisticamente sempre più allo statalismo, nonché post-razionale di tipo contrattualista e ben rousseauiano-illuminista. Tragicamente altrettanto francese, ormai da più di due secoli dalla sua emblematica rivoluzione assunta a modello pure di tutta la politica. Come il suo ex-presidente incaricato dall’UE, Giscard d’Estaing, appartenente ideologicamente alla fatidica ed idolatra formulazione della concezione politicista “républicaine”. Nella nuova ma solo conseguente concezione della nascente Costituzione europea, cosiddetta socialdemocratica e pseudo-razionalista. All’occorrenza sedicente e usualmente usurpata con la nozione “liberale”. Contro la Libertà tipicamente anche sussidiaria che, dagli Stati sovrani e comunitari membri associati, si era già passati alla visione detta “progressista”, cioè sempre più mastodontica e tirannica. Pure idealista e marxisteggiante atea, sebbene sistematicamente in modo apparentemente logico e filosoficamente solo “all’incirca” sul piano immanentistico. Fornita di una bozza teorica di Costituzione europea, che già aveva escluso ripetutamente e tassativamente l’origine “identitaria” e cristiana della stessa Civiltà universale propria dell’Europa: malgrado le molte rimostranze anche di un Papa prestigioso come san Giovanni Paolo II!
La trentina d’anni fino ai nostri giorni hanno poi felicemente marcato l’apogeo e l’inizio del declino definitivo, con il fallimento totale del folle e “nuovo” teleologico progetto modernista e, principalmente predatorio: complessivamente coerente col modernismo filosofico. Il voto all’ONU del febbraio 2025, in cui il mondo intero ha potuto vedere e contabilizzare un’altra manifestazione della già tragica divisione mondiale. Con il muro tra destra e sinistra, espresso nel voto della mozione che affermava in una maggioranza risicata l’inizio della guerra in Ucraina nel 2014 contro l’ormai facile tesi, ad essa posticcia e apparentemente “evidente”, del febbraio 2022. Essa ha sottolineato l’inizio del definitivo scodinzolamento mondiale, quasi neo sostenitore dell’UE, di fronte alla verità tanto per lungo tempo completamente falsificata.

Le molte decine di ragioni per cui la guerra ucraina, non solo è iniziata nel 2014 e non nel 2022. Non comunque con l’invasione russa, ma per motivi falsificati dai media occidentali
Con quest’ultimo voto all’ONU, ecco così scattata l’istantanea fatale dell’universo umano attuale e politicista del mondo contemporaneo, ancora molto immerso nelle mistificazioni della sempre falsa ideologia. Della nuova religione – si potrebbe dire – sempre “escatologicamente” civile della sinistra mondialista. Però finalmente già entrata in crisi con lo smascheramento (ancora molto poco conosciuto) delle sue devastanti guerre e menzogne, dirigiste, sistematiche e ben massificate: fino alla pazzia politica generalizzata. Da cui si sta lentamente, molto lentamente, uscendo malgrado le apparenti accelerazioni dopo la vittoria schiacciante (ma non veramente completa e profonda) dei detti “repubblicani”! Fino all’ultimissima del partito tedesco AFD. La tesi realmente vincente è ora quella anche scritta in questi stessi miei post, già da più di un decennio. In cui avevo sùbito denunciato l’intervento invasivo e neo-colonialista in Ucraina… però americano e non russo. Da parte del cosiddetto premio “Nobel per la … Pace”, il guerrafondaio presidente Obama! “Insignito” del ben noto riconoscimento, col suo degno già vice, Biden, erede nel politicismo dissennato e forse inconsapevole, della’allora ultimo sussulto della maggioranza occidentale e ottantennale piuttosto radicalmente sinistroso. Come vero inizio principale dell’attuale guerra anche completamente distruttiva sul piano morale. Non a caso scoppiata in piena Europa, con compresa la stessa Russia in avanzata e incompresa redenzione da parte dell’Occidente. Guerra ormai virtualmente pure giunta in fase conclusiva, allorquando non avrebbe mai dovuto cominciare. Con il finanziamento e il sostegno organizzativo, già nell’insurrezione ucraina golpista, a piazza Maidan nel 2014!
Vero colpo di stato contro il governo ucraino allora filo-russo e appena eletto anche democraticamente! Poi continuato nell’inevitabile e fatale guerra, nella concezione gnostica della storia: non quella Vera fondata sulla ormai sconosciuta “teologia della storia”: della lotta tra il Bene e il male (del ribelle Satana)! E non nella detta e straripetuta propagandisticamente dai “democratici” progressisti, la surrogata progressista lotta degli americano-europei. Con falsa copertura NATO e con l’attivo sostegno europeo degli Stati vecchi e nuovi occidentali.
Tutti inalberati contro la molto pazientemente ritardata e più che comprensibile “invasione” russa (mai comunque veramente ammissibile!) e in ogni caso lenta protezione differita (per 8 anni!) dei russofoni dell’est-confinante. Martoriati e vessati molto sanguinosamente dalla matrigna e irriconoscente loro stessa Patria. Con ben concretissimo e pesante aiuto determinante militare, nonché ideologico e politico-economico degli Stati Uniti e con il supporto all’inizio solo politico dell’UE. Nella guerra inevitabilmente scoppiata dopo la cosiddetta e fatale ”invasione russa”, largamente motivata, ben giustificata e almeno riparatrice di sopprursi prolungatissimi e inauditi. Per cui, Putin stesso era giunto a dichiarare che “quando una guerra si rende inevitabile”, dopo già più di 8000 morti (!), “il principio classico da applicare è sempre quello di risolversi infine ad attaccare, anche a rischio di essere accusati ‘invasori’”.

La vera soluzione pacifica è quella della Ecclesia petrina, oggi tutta interna alla Chiesa romana attuale modernisteggiante. La quale opera, sia sul piano pratico che teologico, verso un Cristianesimo conforme alla laicista “religione civile”: falsa e ben  erronea
Le guerre scoppiano per vari, diversificati e apparenti motivi, a volte sorprendentemente anche rimasti sconosciuti per molto tempo. Ancora oggi, quelli in questione rimangono quasi ancora occultati continuamente per le grandi maggioranze delle popolazioni. Come anche i massacri innumerevoli di bambini russofoni per molti anni, da parte dei tiratori veramente neo-nazisti ucraini appostati sui tetti. Mentre di mattino presto, i pîccoli scolari anticipavano il loro recarsi a scuola per cercar di non essere tutti trucidati: in un generale genocidio ignorato o sempre negato dai media nostrani. Oppure venivano nascoste anche le inaudite soppressioni delle pensioni di sopravvivenza ai vecchi ucraini e disabili filo-russi, insieme al diritto di parlare e ben poter apprendere a scuola pure la lingua madre russa, indebitamente soppressa…!
Sempre con l’obiettivo di accelerare la solita pulizia (ben sanguinaria) detta etnica… Per non parlare, ancora per esempio, della messa fuori legge di tutti gli… otto partiti (!), ovviamente di opposizione e non di origine (o quasi nazional-nazista, già operativi nel secolo scorso e protagonisti nella seconda guerra mondiale, a fianco dei tedeschi!
Così, dopo 8 anni, dicansi otto sempre sottaciuti e poi pure eclissati dai media occidentali, di guerriglia interna mortifera e devastatrice, realizzata dalle stesse milizie armate ancora residuali e tardatamente itlerianizzate, praticamente in modo autonome (sostenute di fatto dal potere occidentale totalitario e stranamente complice). Ucraini resi ingannevolmente anche tra i russofoni al confine del Donbass, vicinissimo alla stessa capitale della Russia, Mosca: scacciata nelle braccia cinesi fin da sùbito dopo l’accordo di Pratica di Mare e di Minsk in Bielorussia.
Ma la più grave e determinante delle menzogne occidentali é stata, e tuttora rimane, l’idea ossessiva e paranoica secondo cui la Russia attuale armeggi sempre per la (ri)conquista dei Paesi costitutivi il suo vecchio impero sovietico. Compresi quelli ora  occidentali ed europei!
Donde la giustificazione, molto frenata di fare guerra preventiva e dissuadente all’imenso e mai riuscito nella conquisto potere del Cremlino! Almeno per la semplice ragione che l’immenso territorio russo, ancora quasi non adeguatamente sfruttato per le sue ricchezze e rimaste minerariamente ed energeticamente poco esplorate, si estendono per vari… fusi orari. Fino all’estremo termine dell’Asia al confine vicinissimo e dirimpetto con l’Alasca americana! Quello dello stretto ghiacciato che gli antenati asiatici avevano attraversao a piedi per popolare e installarsi giù nel vasto e bello continente americano. Un Paese, quello russo, quindi che non riesce adeguatamente a sviluppare  sufficientemente le sue stesse sterminate terre, le più vaste del mondo! E che non riesce nemmeno a pensare di mettersi in armi per conquistare geo-politicamente un un continente articolatissimo culturalmente e linguisticamente come quello europeo. Di cui si considera da secoli una parte integrante e non meno importante.
Cioè il continente detto europeo già identificato da De Gaulle, peraltro inimmaginabile da sottomettere e più impervio da combattere oltreché da conquistare: con le sue varie decine di Nazioni ben identitariamente diverse, con altrettante tradizioni da far impallidire qualsiasi mente minimamente sognante di conquiste non patologicamente “ragionate”. La qualcosa, senza addentrarsi in altre decine di ragioni distruttive di ogni appena ragionevole dubbio, costiruisce ancora oggi la mortivazione sembra… principale di una guerra anche da continuare, in sovrappiù nella propria “casa” continentale, per interposta conflittualità ora neppure più  motivata dalle brame d’oltre-oceano. Oltretutto, la cosiddetta volontà di conquista russa non è stata mai suffragata da alcuna dichiarazione di conquista. Anzi negata esplicitamente da tutti i pronunciamenti ovviamente molto logici, rimasti sconosciuti, non a caso, per il grande pubblico occidentale. Compresa l’avvenuta conversione e liberalizzazione religiosa e politica dall’ateismo dittatoriale sovietico, sostanzialmente scomparso, in quanto tenacemente culturale… Del resto, nemmeno Stalin aveva mai immaginato di poter  conquistare l’occidente europeo, col suo “comunismo in un solo Paese”!
Non a caso, gli americani democratici quanto gli attuali europei dell’UE non parlano mai della strapopolata europea con i suoi 500 milioni di abitanti, contro la metà degli Stati Uniti (protettori di fatto e poi d’intenzione delle follie ideologiche del Vecchio Continente per più di un secolo!). E contro l’appena un terzo di abitanti russi: che dovrebbero invadere per dominarli tutti i Paesi dell’UE!

L’iniziale rovesciamento religioso trumpista e quello putiniano ortodosso, verso l’unica eterna Salvezza: oggi ancora divisa internamente e aderente, in modo maggioritario, alla cultura genericamente piuttosto modernista, antropocentrica e pure nichilista!
La politica sostenuta dai sinistrosi occidentali, fino alla recente sconfitta del duo Biden-Harris, ha compiuto un ribaltamento totale dei tradizionali schieramenti, da più di tre decenni molto aggressivi. Con le nuove e ultime rarissime analisi politiche, non proprio politiciste della destra, nei confronti dei poteri piuttosto anelanti al “neo religioso”, di Trump e del molto lontano e stereotipato Putin, sistematicamente diabolizzati. Così la sinistra mondialista , sempre sguazzante nel suo politicismo ora appena meno spudoratamente becero (avendo subita se non veramente constatata la sua sconfitta totale!), non fa altro oggi che dedicarsi al sempre (vano) tentativo di rinnovato sgretolamento sempre falsificante della destra internazionale. Avviata, come sembra, a un rinsavimento comunque generale nel suo rapporto – cosa comunque sempre sperabile! – almeno primitivo e religioso con il realismo della Ragione e della superiore nonché primordiale Fede trinitaria. Sia nell’Occidente americano che, ancora molto moderatamente, nell’UE e sia nell’Ortodossia del detto “russo orientale”.
Come se però, si potessero saltare tutte le tappe del processo teleologico della politica interpartitica e internazionale. Riducendosi alla tifoseria partigiana e a priori tra semplici fazioni sempliciste… Con posizioni schierate da una parte oppure sempre nettamente e infantilmente dall’altra, in opposizione fatalmente inutile. Anche se oggi molto saggiamente meno lontane dalle posizioni radicalmente neo-gnostiche europee, contrapposte e rasentanti ancora la follia su tutti i piani. Negando così l’assoluta naturale e continua gerarchicità di tutto il Creato, compreso ovviamente l’Umano! E questo, da parte del molto lento anche a volte delle televisioni, della stampa internazionale europea: al di là dell’oceano atlantico, detto pure democratico (o repubblicano). Ben ideologicamente e religiosamente tuttora gnostici.
Idealmente sempre molto edonisti e con la solita cultualità e pensiero morale ancora molto… civilista. In maniera ben diversa però tra l’attuale destra e ovviamente la sinistra ancora militante. Si è ora, infatti, solo all’inizio di un percorso di vera pacificazione profonda, condotta dal cosidddetto e relativamente “sorprendente” duo (intrinsecamente molto provvisorio: mai dimenticarlo!) Trump-Putin. Pubblicamente e altrettanto modernisticamente religioso, compreso quello veicolato dallo sstesso Cattolicesimo, attuale molto modernista e progressista.
Vera pacificazione dunque, appena accennata e intenzionale (ma potenzialmente ricchissima), solo in direzione molto meno diabolica. Almeno globalmente aderente all’ancòra diffusa religiostà quantomeno intuitiva e personalista dei popoli. Essa potrebbe durare nel suo processo realizzativo completo, anche molti decenni o anche… secoli: prima che il vero riferimento salvifico, quello cattolico-tomista, possa farsi veramente Luce: nell’effettivo suo concretizzarsi… Nella complessiva storia umana sempre sottoposta al massimamente sapiente e onnipotente giudizio divino.
Non è sperabile altro di più autentico, vero ed escatologico. Preghiamo!

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