Dopo le ultime elezioni europée e quelle degli Stati Uniti, i destini universali diventati opposti mi obbligano moralmente a riprendere l’interlocuzione con l’universo francese: la terapia a l’attuale demenza del neo-gnosticismo potrà venire solo dall’Europa!
L’idolatria largamente dominante in Francia e nel mondo intero, attraverso una propaganda filosofica da almeno quattro secoli, anche con campagne napoleoniche bellicose e conquistatrici, ha sostituito tutta l’ideologia mondiale con la “volontà di potenza antopocentrica”. E ha conquistato definitivamente, nelle intenzioni, il consenso delle masse moderne. Dette popolari del mondo intero, sia di destra (liberal-democratiche) che di sinistra (social-comuniste). Anche se in una misura ben più grave per le seconde, sempre collettiviste! L’ideologia falsamente edononista ha conquistato nel frattempo il Pianeta intero, dividendo in maniera irreduttibile a destra come a sinistra. Le quali, comunque appartengono allo stesso ceppo, divise solo da una preoccupazione ancor più che in una competizione di puro potere fattuale. Cruccio assassino e suicidario generatore di conflitti e guerre pure al limite del termo-nucleare autodistruttivo. Questo antagonismo diventato feroce, secondo l’ideologia malthusiana dell’adozione della rivoluzione detta francese come principio scientista (piuttosto però, come vedremo, anglofilo), fino alla violenza antiumana del materialismo anti-religioso di Malthus; il quale ha invaso anche il campo della politica: trasformandolo in politicismo.
In effetti, questo si è sempre più privato dei principi morali che l’avevano guidato nella civiltà cristiana e che avrebbero potuto giustificarlo naturalmente da moltissimo tempo, anche sul piano ontologico. In realtà, tutto questo dipende solo dall’idea di rivoluzione che ha cominciato con la formulazione che ha debuttato esplicitamente con la filosofia francese di Cartesio. Secondo cui, come l’affermava sempre, il diventato famoso filosofo ben esagonale, esiliato in Olanda, col suo celebre: “Penso, quindi sono”, aveva aperto una nuova e disperata era detta pure “post-umana”. Si potrebbe anche dire parafrasando letteralmente: il mio rapporto con la realtà è determinato dal mio pensiero, ovvero la realtà stessa è solo costituita dalla mia filosofia… Così come l’avrebbe sostanzialmente formulato due secoli più tardi, con un’altrettanta arroganza forse meno sempliciotta, famosa per la sua nomea planetaria ancora attuale. Ecco dunque il grande filosofo Hegel con il suo “Il reale è razionale, e il razionale è reale”… Ciò che, tradotto concretamente, continua a significare (se così si può dire) già dopo più di due secoli, la messa all’ostracismo della Verità del Dio Trinitario. O, nel migliore dei casi, il Tutto relegato nella sola coscienza molto interna dell’uomo. Mentre mai la Religione è stata, e mai sarà, una questione relativa all’intimità asociale! Si pensi, a questo proposito, alla critica distruttiva all’hegelismo da parte del suo contemporaneo danese Kierkegaard, nei confronti della filosofia idealista, auto-definita e accolta ancora oggi come… ultima: attaccata cioè radicalmente dal punto si vista intrinsecamente del pensiero. Per cui, dietro all’accettazione formale dell’eternità e forse dell’universalità del Dio Trinitario, non si nasconde altro, in modo falsamente astuto (dialettico!), che il suo totale ripudio scaltramente mistificato della Verità religiosa. O la sua vanificazione nel concetto secondo cui, dopo la Creazione divina, il Dio cristiano si sia profondamente addormentato, rinunciando assurdamente alla sua attiva Vita continua ed eterna propria del Dio vivente! Grazie soprattutto all’Incarnazione e alla Rivelazione permanente della ua esistenza onnipotente e creativa: in collaborazione con la Libertà dell’uomo credente nella superiorità ontologica della Fede su tutta la Ragione umana…
La Fraternità di Papa san Pio X, propria dell’arcivesovo Lefebvre, era ben francofona e in piena espansione nel mondo intero. Pure tra i giovani nella sua indispensablità, grazie alla “sacerdotalità” della sua idea, già dalla sua nascita all’ultimo Concilio del secolo scorso
La decristianizzazione dell’universo era caratterizzata già da secoli dall’antropocentrismo irreligioso dei filosofi materialisti e già apristrada dello psicologismo freudiano. Maldrado gli sforzi ben contrari dei Papi, almeno fino alla morte di Pio XII. E attualmente, quasi alla fine di tutta la rivoluzione anti-cattolica, quasi completamente e pure vigorosamente ripresa anche col Pontificato globalmente molto eretico di Papa Francesco. Il quale continua ad alternare la consueta fase ortodossa con almeno due o tre nettamente eterodosse: secondo i principi globalmente devastatori e falsamente riformisti del modernismo classico, coerente con l’ideologia diabolica del “tempo” mondano cui sottomettersi!
Come l’avevo già descrtto molte volte, e soprattutto come lo ha ancora riaffermato ancora genialmente per l’ennesima occasione l’emerito arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, solo l’Europa produttrice della civiltà universale e, allo stesso tempo, della sua perdizione, potrà trovare la giusta e vera strada (cattolica) per sempre Salvare l’umanità. La promessa evangelica ne è anche fomale!
Come potrei ora, non appena che la politica francese è giunta finalmente – se non proprio la sua tragica ideologia illuminista e sempre rivoluzionaria – allo stato fatalmente catastrofico; ora che anche la chiara sconfitta sostanziale della politica europea è già consumata e che l’opposta vittoria totale della destra americana conservatrice di Trump è attuata, come non mai, come io possa rimanere, in quanto oggettivamente “litigato” con la sedicente “icorreggibile” cultura pseudo-politica francese? La speranza della Salvezza dell’umanità – come reiterata sempre e ancora dall’Osservatorio della Dottrina Sociale della Chiesa, di cui monsignor Crepaldi è il fondatore e presidente naturalmente sul piano internazionale, risiede sempre nella stessa Verità eterna! Peraltro, come potrebbe essere concepibile un rinascimento totale oggi della Chiesa cattolica, senza la ben avvenuta santa reintegrazione di Papa Benedetto XVI (con pure quella di Papa Francesco!) nei ranghi dell’unità cristologica al modernismo ambiente della condannata Fraternità Pio X sotto il Pontificato di Govanni-Paolo II? La stessa Fraternità, provvidenzialmente aveva avuto la sua molto significativa nascita in Francia!
E ancora essa è – contrariamente e tragicamente a quasi tutta la Chiesa cattolica – in atto di espandersi in uno sviluppo lento ma continuo, che si direbbe miracolosamente destinato, nella sua Finalità, per la Salvezza del mondo grazie al Cristo Re proclamato in virtù della fedeltà rigorosa alla sua Dottrina sacerdotale. Senza dimenticare la sua Liturgia tridentina sempre in latino, oltreché incommensurabile col riformismo senza ragione!
La sedicente “crisi politica” vissuta dappertutto è solo a causa della perdita del pensiero primario di tutta la Civiltà, sia di destra che, soprattutto, di sinistra: nella sua specificità modernista, propria all’idolatria della suo nuovo tradimento antropocentrico
La negazione antropologica del Dio Vivente, Trinitario e anche veramante Cattolico, è oggi attuale anche all’interno dei più alti gradi della Chiesa romana, come non mai: nelle categorie gerarchiche ed ecclesiali dell’alta Autorità, fino al Papa stesso protagonista. E questo, dai primi annunci della decisione del Concilio Vaticano II. Nel quale era definita la sua connotazione fondamentalmente relativa alla classica contro-verità anche filosofico-teologica, secondo la quale l’assise mondiale della Chiesa di Dio, doveva essere “solamente pastorale”!
Come se ogni proposta pedagogica non potesse essere che strettamente dipendente da una inevitabile e superiore Dottrina. La quale ineluttabilmente dirige sempre e determina ogni applicazione fatalmente secondaria, strettamente conseguente sul piano anche logico-formale. Tutta la filosofia razionalista (non razionale!) del pensiero soggettivo, derivato dall’affermazione madre opposta di Cartesio, in modo antagonista all’obiettiva costatazione sempre unica dell’eterno Reale, poteva infilarsi in questa famosa e vincente breccia di vera stupidità propria del relativismo anti-cattolico. E, dunque, semplicemente anti-razionale. L’abbandono della razionalità e l’adozione dell’irrazionalismo falsamente anche sul piano filosofico, aveva cominciato già con lo scisma protestante (sia luterano che anglicano), un secolo prima. E iniziato da questa soggettivizzazione falsificante ogni ragione e ragionevolezza. La stessa che è alla base dell’ostruzione di ogni filosofia detta occidentale da mezzo millennio, rinvenibile nel topmismo!
E che era stata adottata, progressivamente, anche dal clero e dalla teologia esclusivamente antropocentrica detta impropriamente laica (dunque sempre laicista), anche nella Chiesa cattolica, in modo pure esplicito dopo la morte di Papa Pio XII.
È dalla Creazione e dalle Sacre Scritture della Chiesa cattolica, che tutti gli uomini devono per tutto ricominciare dal Peccato originale. Ricuperare la Verità della Salvezza globale: allo scopo di poter (re)introdurre tutta l’umanità nella storia della sua Salvezza divina
L’infiltrazione dell’antica e nuova dottrina eretica, attualmente evidente della Chiesa anche cattolica, nel seno della sua struttura ecclesiale, è stata progressiva e lenta a causa del rigore e della determinazione dei Papi ortodossi alla Dottrina e del loro clero. Nei secoli dopo lo scisma soprattutto protestante, a partire dalla detta Contoriforma tridentina, fino al Pontificato della fine degli anni ’50. La cosa è continuata ancora a proseguire, dopo il concilio Vaticano II, fino all’elezione di Papa Benedetto XVI. Il quale ha in ogni caso modernisticamente demissionato.
Il Papa non può mai rinunciare al suo Pontificato e neanche giungere a pensarlo. Il solo al mondo, in quanto Vicario di Cristo, non può cedere, nemmeno sotto il martirio!
Prova ne sia che i primi filosofi neo-gnostici del Rinascimento, dediti al pensiero attivo eclusivamente antropologico, si credevano ancora Cattolici… praticanti: tanto questa idea modernista era già radicale e dogmaticamente vivace… Essi non pensavano veramente che i loro nuovi principi filosofici del loro pensiero erano veramente in contraddizione antagonista con quelli dela Dottrina cattolica. Siffatti ingenui – che ce lo si dica – non giungevano nemmeno alla caviglia di un santo teologo supremamente filosofo veramente cattolico, come anche Dottore della Chiesa, Tommaso d’Aquino. Di cui essi contestavano tutto, radicalmente senza… saperlo veramente (quantomeno all’inizio). Compreso il suo sistema di pensiero, già greco, aristotelico e metafisico. Peraltro, ancora oggi questa imperdonabile ingenuità, diventata recidiva, è pervenuta ad essere anche maggioritaria tra i sedicenti fedeli “cattolici” e residuali papîsti illegittimi. Felicemente che i veri Cattolici della Tradizione mistica, proprio perché innamorati giustamente della primazia assoluta del Papa petrino al di sopra di tutto il corpo ecclesiatico et evidentemente quindi umano, assicurano la sopravvivenza della Chiesa di Cristo! Accusati di essere ingiustamente obscurantisti, continuano a professare doverosamente i principi e le applicazioni eterne del Cattolicesimo apostolico!
Da un punto di vista politico – da cui la falsa e ultima vaga percezione della crisi globale – è necessario che si capisca la vera causa originaria ed essenziale della deriva in corso: allo scopo di accogliere l’attuale quasi sconosciuta Soluzione del “Distributismo cattolico”
Non serve a niene di cercar d’imboccare ogni sentiero antropocentrico e di mediazione relativista per combattere il modernismo immanente del nostro universo divenuto inevitabilmente anti-umano. E apparentemente senza Speranza. La ragione della vittoria solo manifesta del neo-gnosticismo immanentista attuale, soprattutto papale e non solamente dell’alto clero, dipende da questa attitudine a voler sempre “adattare la Fede al mondo e non viceversa”. Così come continuano a ripeterlo ad ogni occasione, comme se si trattasse di una verità eterna e non del principio érético di base. Mentre che persistono, invece, di una “prassi” globale ancora cosmeticamente «presentabile» o «accettabile». In una pratica sostanzialmente protestantizzante, anche a livello solo colloquiale. Peraltro, questa è grosso modo la definizione dell’eterodossia del più grande critico del modernismo che l’ha definito, già nel 1907, la “sintesi, di tutte le eresie”: si tratta del grande Papa san Pio X, nella sua enciclica ”Pascendi dominici gregis”.
La possibilità dialogica, in effetti rispetto al comune dei concittadini del mondo moderno, è ormai resa impossibile. Mancano anche le stesse categorie razionali e logiche per poter seguire e parlare con intellegibilità: in quanto queste son state rimpiazzate dalle quasi corrispondenti razionaliste e incomprensibili all’intelletto massificato: sebbene coltivato anche al di sopra della media culturale, divenuta viziosamente speculativa: in una infinità di relativizzazioni involutive e pure involontarie. Almeno all’inizio…
Il problema fondametale è la sparizione intellettiva della dimensione transcendente che impedisce ogni seguito anche della semplice e generale comunicazioine… Si può così immaginare come sia impeensabile o impraticabile la possibilità anche di presentare il principio fondamentale del Distributismo, inventato dall’inglese cattolico Belloc.
L’amico intimo di Chesterton, il più grande scrittore convertito cattolico al mondo nel secolo scorso è diventato rapidamente gran distributista! La teoria, direttamente e genialmente derivata da tutto il patrimonio della Dottrina Sociale della Chiesa era stato riassunto e aggiornato dal Papa famoso per la sua capacità di approfondimento teologico e dottrinale, Leone XIII.
Con il monaco irlandese McNabb, direttore spirituale del trio anglofono, il triangolo costituiva l’unità “distributista” originaria che doveva caricarsi a desrivere i principi di base del Distributismo. I quali sono molto semplicemente due: il diritto inalienabile e “indisponibile” più che “non negoziabile” (in quanto pure ontologico e biblico) alla proprietà privata, che il potere modernista sta già significativamente… eliminando! Secondariamente, troviamo la difesa irriducibile della Famiglia, come istituzione naturale e intrinsecamente produttiva dei beni materiali e della stessa in sovrappiù anche… sociale Istituzione, da parte degli odierni poteri supremi. Da cui la riunificazione strutturale e consequenziale di ciò che si può considerare il più grande errore malvagio della nostra era, soprattutto dei teorici anglo-sassoni detti “economicisti” del Diciassettesimo secolo, che avevavno separato strutturalmente il Capitale (proprietario e totalitario) dal Lavoro (produttivo e schiavizzato). Così generando una oligarchia mondiale di padroni, inevitabilmente sfruttatori “ingiusti”, contro una massa oceanica di lavoratori subordinati, ignari (sempre responsabilmente!) e detti peroletari, in quanto proprietari di soli figli. All’epoca, come nell’attualità contemporanea, esclusivamente sottomessi totalitariamente. Naturalmente, molti altri princìpi (come quello della “sussidiatietà”) sono primari nel Distributismo, che (ri)presenterò anche in dettaglio in altri prossimi post…
È sempre la sola Chiesa cattolica, Mistica e unica Vera, a poter Salvare l’umanità, dopo il Mistero dell’Incarnazione Rivelata e verso la Conversione attiva di ogni fedele…
La stessa cosiddetta Ragione rispetto alla Fede si sta specialmente producendosi, situata correntemente “nella medesima casa”, soprattutto e specialmente in questo Pontificato: sul modello di quanto si è già realizzato nell’umano della Terra intera, progressivamente da un mezzo millenario.
La caratteristica del modernismo, in effetti, è di correre appresso ai vizi e ai “Peccati del mondo”. Solamente che la Chiesa è composta sia dal suo nocciolo originario e autentico, detto Mistico (fondato eternamente sotto il patronato divino di Gesù, creatore e fondatore in continuo della Trinità), e allo stesso tempo della sua espressione antropologica oltreché storica, in rapporto alla sua intrinseca vocazionale Santità: l’umanità si è così ritrovata, a causa della propria scelta deliberata, in un fondo senza apparente sbocco dottrinale. Essa ha rifiutato inconsiderabilmente la Verità e la Razionalità, unica e immutabile, per un relativismo pure soggettivo. Per cui la Chiesa cattolica attualmente potrebbe presentarsi – come sempre dopo l’Incarnazione e la Rivelazione – in modo che appaia evidente che essa è la sola agenzia mondiale e univerale a disporre della sola Soluzione escatologica, tra le false e pseudo-religioni nel mondo.
Niente di più prezioso e inconsapevolmente richiesto, anche se con un modo praticamente incosciente per le grandi masse… La Chiesa cattolica sta così correndo dietro la menzogna mondana, costituita dall’illusione esclusivamente antropologica dell’impossibile e infondato modernismo: giunto a quasi l’ultima tappa del suo percorso irrazionale. E produttore pure della follia totalitaria. Preghiamo.
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