Ma chi ha vinto veramente in queste ultime elezioni europee e nazionali? La sinistra socialisteggiante al potere ha forse effettivamente tradito la sua detta “cara democrazia”? Le popolazioni del nostro Vecchio Continente e mondialiste sanno realmente che… “credono” soprattutto nel primo principio antagonista (diabolico!) della “sovranità del popolo” a fondamento delle cosiddette loro ultrabellissime Costituzioni? Tutti i Cattolici, che praticano ora siffatta incredibile ideologia mostruosa, detta correntemente e con religiosità “partecipazione alla democrazia”, sono almeno consapevoli di queste possibili domande? E la Chiesa romana perché sostiene insistentemente il mondialismo che nega esplicitamente il principio di “Cristo Re dell’Universo”? Festeggiato sempre alla fine della Sua Liturgia annuale, nella Santa Messa?

Ecco le questioni veramente principali ma sempre escluse da ogni discussione, diretta da destra o da sinistra nel mondo! Escluse non da un ormai lugubre scopo politicistico, ma solo dalla loro “conquistata” completa ignoranza religiosa. La chiave, questa, di ogni risposta a dette domande!
Non sono pochi i Cattolici che comunque si pongono almeno il perché si è giunti, nell’ingiustificato,  festeggiante ed edonista mondo contemporaneo, ad un livello di demenza collettiva ormai evidente da decenni. Ora pure esplosa, a livello più che del nostro Vecchio Continente, grazie non solo all’esito delle elezioni a catena nell’ultimo 2024. Anche il formalismo neo-gnostico, al meglio stucchevole, detto individuale ma realmente individualista, giustificato preventivamente auto-difensivo, non riesce più a far da schermo – col suo eterno duaismo – all’incongruenza tra risultati elettorali e continuità politicistica sempre al potere. Solo parzialmente frenata in velocità, anche dall’evidenza della totale demenzialità, già raggiunta dall’ideologia del neo-gnosticismo e pubblicamente privo di alcuna Ragione di Fede nel Dio cristiano. Con tutta la Sua Dottrina cattolica della politica nel mondo, totalmente quasi rifiutata. Noi viviamo in un regime d’idolatria politicistica e non politica per il semplice fatto che partecipiamo non alla globabalità problematica tutta virtualmente fondata sulla Libertà dell’uomo: quella originale, del resto, dell’Universalità cristiana paolina, apportata in modo pure Rivelato solo ed esclusivamente dalla Chiesa giust’appunto apostolica, però possibile solo se pagata anticipatamente, con l’affermazione totale e sempre della Verità unica ed eterna.
Cosa in realtà oggi non creduta attivamente e seguita quasi mai, se non incidentalmente, a l’ecceszione  di rari uomini di Cristo, ma principalmente e spesso solo intimamente. Sostituita invece  dal surrogato – anch’esso eterno come la stessa Creazione – della “volontà di potenza” intrinsecamente illegittima, in quanto illusoriamente onnipotente, che solo Dio trinitario e permanente Creatore detiene da sempre. Il primo peccato originale di superbia, di Adamo ed Eva e di tutti i suoi figli era e rimane sempre appunto questo! Negato totalmente dal fatale nichilismo decretato dalla filosofa della “morte di Dio”. Che avendo anche verificata la morte di ogni suo filosofo da cinquecento anni, è rimasta ben viva e ultra-maggioritaria nei nostri tragici fatti. Almeno nel cosiddetto Occidente tanto discutibile e discusso.

Cosa c’entra la democrazia e la sovranità del popolo con la Salvezza terrena ed escatologica, eterno problema complessivo dell’umanità, escluso dalla problematica politica comptemporanea
La democrazia e la libertà costituiscono e son divenute sempre più le due grandi bufale della nostra era, iniziata soprattutto mezzo millennio fa con la progressiva introduzione della filosofia solo antropologica nella Vita globale dell’umanità: prima occidentale e poi di tutto il mondo, come quello di oggi. In effetti due grandi surrogati hanno così sostituito i principi divini del Bene comune trascendentale e di tutte le sue istituzioni “intermedie sociali”, capillarizzate nell’esistenza pubblica: quello che costituiva il naturale tessuto connettivo ora divenuto del “deep state” (stato profondo) ateo, totalitario  e ostracista di ogni presenza divina dal pubblico. “Senza Dio, tutto è possible” affermava profeticamente il russo Dostoevskij, ora rigettato dall’Occidente nel ripudio col suo popolo tra le braccia dell’intrinsecamente estranea e tatticamente geo-nemica Cina (oltre alla nuova associazione nel mondo – peraltro apparentemente vincente – del chiaramente moderato BRICS). Ma perché, dicevo, le due bufale “democrazia e sovranità del popolo”?
Esse non possono estromettere il divino e la Civiltà cristiana e cattolica dalla dimensione tutta pubblica. Ma non sono nemmeno in grado di sussistere in quanto sprovviste ontologicamente dei principi fondanti la loro così fragilissima esistenza: essi sono solamente gli strumenti e non i fini!
Non c’è nulla che possa funzionare come diceva il grande e religiosissimo scrittore, occidentalissimo nella sua essenza, il Russo ora citato, oggettivamente reietto con tutto il suo immenso Paese  dall’Unione Europea (stavo per scrivere “Sovietica”, ma ora al contrario non più, da almeno mezzo secolo!). La sovranità del popolo, come articolo principale e portante di ogni idolatra Costituzione e generatore della conseguente democrazia, indiscussa e “indiscutibilmente” sempre ovviamente…  modificabile. Tuttavia rimaneggita dal modernismo in auge, anche come fosse come un… ormai semplice principio religioso cattolico, insultabile impunemente a gogo, soprattutto se si tratta di cose cristiane. Che peraltro sono al di opra di ogni potere fattuale. A prova ulteriore dell’indispensabilità sovra-naturale del Dio per l’uomo: la sovranità appartiene solo ed esclusivamente al Creatore perenne e onnipotente. Ovvio! Con l’uomo però che Gli si sottomette consapevolmente con tutta la sua Ragione (ricevuta naturalmente come dono), per confermarsi come la Sua massima creatura: alfa e omega in tutta la sua Fede, suo tesoro supremo… Così la democrazia, come la “sovranità”, sono considerati dai veri Cattolici come il nuovo “Bue Api” idolatrato dal popolo, dopo molte migliaia di anni, in cui tutti naufragano nel caos conseguente che oggi verifichiamo, a volte anche puntualmente!

A cosa si “partecipa”, identificandosi nella dimensione pubblica oggi riservata alla sola politica, che celebra lo statalismo totalitario e neo-gnostico. E che ha surrogato tutta la Vera religiosità
Ci si lamenta ovviamente, si potrebbe dire per esempio, della tasse infinite e ingiuste (anche demenzialmente e artificiosamente inventate) ma poco o nulla si sa della loro origine inaccettabile, ma tragicamente accettata senza vera coscienza. E per una falsa consapevolezza: quella del razionalismo cui tutto ci educa la cultura atea di almeno mezzo millennio nel negazionismo di Dio. Della Sua unica vera Chiesa, naturalmente cattolica, e del principio supremo per cui la sovranità, la più alta e indepassabile Autorità, non può appartenere che al Creatore. La Chiesa romana ora sembra aver quasi tutto dimenticato. In realtà non ha dimenticato di continuare (non sempre) a insegnare. Ma, contrariamente al Magistero della Tradizione voluta dai Vangeli e dalle Scritture Sacre, il suo clero s’è messo a sostenere le tesi neo-gnostiche e atee del mondo, rincorrendo puntualmente a tutte le scemenze che il razionalismo ormai imperante escogita conseguenzialmente. E lo farà, ahinoi, per almeno un lungo tempo. Per cui mai si potrà parlar di tradimento della classe politica mondiale o europea al poter aver “tradito” le loro  intenzioni o i loro programmi detti “moderni”.
Essi non sono razionali e non lo sono mai stati! Sono solo solamente razionalisti, cioè degradati e marci di fatale antropologismo immanentista. Il contrario esatto della vocazionalità insita nell’uomo, intrinseca dalla sua Creazione che prevede il suo destino nella Verità e nella Libertà, sole conseguenti. Senza Verità, il primo valore assoluto umano e divino, che non si può accettare che per Fede, proprio teoreticamente in modo razionale (donde la sua superiorità prioritaria sulla globalità degli Esseri), non si può nemmeno parlare di Libertà. Quella di cui il politicismo (attenzione, non la politica) parla e ne è sempre e solo la mistificazione. Onde per cui la nozione di Occidente è intrinsecamente oggi inquinata: essa contiene le facce della medaglia falsificate dalla mancanza del principio Creazionista del Dio trinitario creativo e sempre onnipotente. Con l’uomo secondo il divino Aquinate ben oltre Agostino d’Ippona che non aveva risolto il problema della intrinseca livertà dell’uomo rispetto ll’Onnipotenza e soprattutto l’Onniscineza di Dio.
Il totalitarismo della democrazia è quindi inscritto nel suo DNA mancante ora della sua cellula tri-atomistica mai penetrabile completamente dall’umano. E indispensabile pure per le sue incombenze la più fattuali. Su Tutto, come sempre!

La Chiesa cattolica, ha abbracciato il totalitarismo mondialista, neo-gnostico e “civile”, fatalmente demente (ancor più dogmatico ma senza logica!) rispetto all’indispensabile Cattolicesimo Rivelato
L’eresia modernista, di cui è accusata fondamentalmente ora anche la Chiesa cattolica, oltre a tutte le altre (nate già inizialmente falsificate o divenutele sempre più) del principio antropologico e anche antropomorfico, non è mai stata veramente inventata dalla sua istituzione divina. Solo i suoi componenti, pure i suoi prelati ovviamente umani, si sono lasciati sedurre, in quanto nel peccato originale, dalla sua ideologia tipicamente terraquea. Propria della categoria permanente e fallace: quella immanente e detta “modernista” in quanto subordinata alla filosofia nel mondo moderno e materialista. Il demonio, detto anche lui supremo però sempre creatura ribelle dell’originale di Dio e oggi rimasto rarissimo credente nel suo Creatore ma antagonista, ne è il protagonista. Di fronte alle sue accuse ultra-centenarie, quasi tutti i Cattolici moderni si sono piegati, dall’ultimo “fedele” all’attuale Papa, al processo di protestantizzazione equivalente alle mille forme di modernismo proteico, dunque infinito e fedifrago. Da cui l’eterna follia quanto la sopra-naturale ricerca dello stesso  Dio vivente e trinitario. Donde fatalmente il politicismo conseguente e sempre più il suo totalitalismo intrinseco derivato dalla non-applicazione del principio non negoziabile della Sua esistenza. Proprio ieri, diciassettesima domenica del tempo ordinario, la Liturgia cattolica insegnava col suo Vangelo di san Giovanni (6,1-15) che “Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo”. In effetti, non era la prima volta che il popolo, aizzato dagli zeloti con a capo lo stesso Giuda Iscariota, brigavano perché Cristo fosse proclamato loro re di Giudea, allo scopo di scacciare l’impero romano. Non avevano capito che “Cristo Re dell’Universo” non è di questo mondo. Ma questo mondo, ferito dal peccato, è però vocazionalmente divino dalle sua Creazione. Per cui la Dottrina Sociale Cristiana (DSC) lo proclama secondo il principio di Ragione e soprattutto di Fede al di sopra del “mezzo” strumentale che è la politica: la quale, da esso non può che essere informata e diretta divinamente, su Tutto. Invece, sia il mondo che la supina accettazione perfino da parte maggioritaria della stessa Chiesa apostolica – con in testa ora il Papa e i suoi cardinali con rarissime eccezioni, anche di vescovi quasi tutti selezionati ed eletti appositamente per essere acriticamente papisti modernisti – hanno ora accettato attivamente, di fatto, l’ostracismo della Chiesa invece Vicaria cattolicada sempre e per sempre, al di sopra se non al di fuori della dimensione politica. Anche se l’estromissione era cominciata ben in altri tempi anche ben prima da quelli risorgimentali e massonici, oggi trionfanti. Ma la Chiesa cattolica è sempre e solo della Trinità. È per questo che Gésù si ritraeva in solitudine a pregare, sottraendosi alla bramosia ottusa e ingrata dell’uomo peccatore che lo voleva strumentalizzare politicisticamente, pure a buon mercato.

Il diabolico mondo e il Dio trinitario non si tradiscono mai nei loro Assoluto antagonismo. Solo i peccatori uomini feriti, compresi quelli della Chiesa cattolica, lo fanno per modernismo filosofico o per immanentismo anti religioso: sempre per sentimentalismo convintamente “umanista”
Le ultime elezioni europee e nazionali sono state vinte chiaramante dalla destra storica che hanno fatto spostare l’asse politico generale europeo molto verso destra. Ma inutilmente: perché la cultura generale scaturita dall’”egemonia” di sinistra europea, detta di Gramsci (ma prodotta contemporaneamente dalle secolarizzazione atea), ha talmente conquistato pure politicisticamente la destra popolare, che la cosiddetta politica di sinistra è rimasta praticamente al potere. Le forze quindi di sinistra ma anche quelle popolari europee di centro-destra si sono orribilmente coagulate contro il movimento di destra. Col PPE in Europa (che democristianamente sempre “guarda a sinistra”, come diceva dissennatamente ma realisticamente De Gasperi) e con anche tutte le altre forze politiche in Francia, contrarie ideologicamente e irrealisticamente a priori al Rassemblement National,  detto sempre e absivamente di “estrema” destra. Mentre si tratta di un partito totalmente neo-gnostico, forse pure appena meno degli altri, e appena più realistico…
La socialista Von der Leyn non ha tradito nulla e nessuno: è stata rieletta con i voti virtulamente anche della destra, mescolati come nella illuminista Francia, che però ha confermato e rafforzato la sua identità (già da più di due secoli) con il già e sempre auto-tradito Partito Popolare, a dire il vero da più di un secolo ed anche oltre, contro l’ultima offensiva storica, radicale e massone franco-inglese che aveva portato a Porta Pia…
La cosiddetta “tradita” Meloni, che ora spera nella vittoria dell’altrettanto o quasi neo-gnostico Trump in America e ancor più realista, non sa ovviamente nulla di tutto ciò.  Naturalmente la posizione generale europea  assurdamente comunisteggiante di tutta la sinistra ora ideologicamente delirante, la conforta nella sua provvisoria sconfitta di premier italiana. Ma chi può sperare, a questo stadio, in un capovolgimento prossimo? È sempre la vera cultura religiosa e cattolica, quella della Civiltà cristiana, a dover non praticare la politica (come mezzo), ma a doverla guidare con i suoi principi eterni, non negoziabili e universalmente validi nella Verità!
Così mentre il mondo, col suo politicismo dannato, è in piena coerenza con la sua progettualità rivoluzionaria (tipicamente francese), la Chiesa cattolica, correndogli appresso, ha tradito il Cristianesimo e Se stessa. Che il mondo poi tradisca intrinsecamente anche la democrazia, come provvisoriamente mezzo e non come fine, è cosa che il Cristianesimo sa da secoli: attraverso pure e soprattutto la sua dimenticata DSC, perché senza Trascendenza nemmeno gli obiettivi fattuali e  strumentali, possono essere sicuramente perseguiti.
Quanto alla sovranità del popolo sulla politica, posta sull’altare idolatra, nel tabernacolo delle inevitabili mitiche scemenze fedifraghe dette “laiche” senza conoscerne l’etimo, è solo l’espressione burocratica e contabile, proprie del resto e sempre del neo-gnosticismo moderno ateo.
Pure l’ideologia ora socialisteggiante e predatrice della politica dal punto di vista ideologico, nasconde il suo intrinseco totalitarismo del parteggiare sempre sinistro, dirigista e dittatoriale, nella sua solita concezione del potere (come gli zeloti al tempo di Gesù).
Rispetto poi alla “partecipazione”, non solo dei cattolici, ecco profilarsi la congerie delle corbellerie cui la Chiesa “sinodale” e la Settimana centenaria dei Cattolici, che hanno appena celebrato il cardinal Zuppi e il presidente democristiano dossettiano Mattarella. Sotto la falsa autorità voluta di Papa Francesco, reiterato eretico sentimentaloide, con ben undici anni di Pontificato sangallista, gesuita seguace del rivoluzionario anti-cattolico Arrupe, anche ranheriano!
Essi ripropongono ancora nella più pura (e forse) falsa coscienza, la stessa linea teologica che si discosta senza nessuna giustificazione (nessuna!), dalla Tradizione dogmatica della Chiesa apostolica. La politica, affinché non si trasformi in politicismo caotico (fatalmente oggi) di sinistra, ma anche di destra (non molto lontana), deve concepirsi responsabilmente autonoma, ma non indipendente e antagonista alla Trascendenza divina religiosa. A cui si deve prima sottomettere con la Ragione non separata ma amorevolmente subordinata. Altro che la detta partecipazione attiva all’orrore, ora democratico e pure anti-cristiano! Preghiamo.

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