La cosmica ubriacatura di politica, particolarmente quest’anno, con il suo politicismo ossessivo, si sta realizzando nell’assenza totale, compreso il sistematico e paradossale rigetto popolare (più della metà di astensioni nel voto!) dell’unico valore essenziale e indispensabile: della Verità. Quello stesso che potrebbe veramente fare accettare la politica moderna come almeno minimamente “democratica” nel vero: nel possibile. Non si tratta della consueta lotta contro le “fake news” (molto falsa), ma dell’accettazione da mezzo millennio del negazionismo razionalista anti-razionale. E soprattutto religioso, pure Rivelato! Il caos totale non può che essere generato – e sempre più – da questo preliminare e irrisolto problema del modernismo!

Il punto di riferimento, del “Prologo di san Giovanni”, mai superato in semplicità intellettiva da secoli di modernismo ateo e ateizzante, dissennatamente nascosto anche dalla Chiesa di Roma
Ho compiuto da mesi le mie ottanta primavere che ho vissuto – anche spesso e confusamente –  nella cecità di un Cattolico volta volta nell’adultismo modernista, spiritualista, politicista, perfino negazionista gnostico dossettiano… E più raramente (in modo complessivo) che si potrebbe denominare “mistico”. Ma da almeno una ventina d’anni, la mia religiosità è pervasa dal sentimento e dalla luce della razionalità: per cui la Vérità mi ha perlopiù illuminato “provvidenzialmente” il percorso della mia esistenza. Quella proclamata, come mai nella storia (anche detta laica), nel detto  “Prologo” del quarto Vangelo non sinottico  bimillenario. Quello del brano che la riforma di Papa san Paolo VI ha eliminato dalla lettura in piedi, alla fine di ogni Messa in latino, detta di sempre: Tridentina. La quale in ogni celebrazione mi riverbera ancora oggi, alle mie puntuali partecipazioni ai culti della Fraternità san Pio X a Bruxelles (dove vivo in famiglia) e nella Verità divina e unica: la Verità anche solo filosofica indepassabile e sempiterna divina. Dietro la quale tutti i filosofi, fieri di praticare la loro ricerca mai subordinata ad altro principio annunciato come superiore, si sono cocciutamente impegnati nel neo-gnosticismo anti-cristiano o extra-cattolico, con lo scopo principale di svalutarlo e negarlo completamente. Ricercando un pensiero comunque finamente preziosissimo. Ma nel disordine dissennato e ahinoi voluto! Senza però mai neppure riuscirci vittoriosamente e veramente!
Solo che nessuno oramai quasi ne parla più comunemente: compreso il clero stesso della Chiesa apostolica, divenuta romana quasi subito, fino ad eliminare detto stupefacente Prologo pure dalla Liturgia! Il Logos Incarnato, ossia la Verità ultima ed evidente fin dall’inizio e dalla prima Creazione, è stata Rivelata amorevolmente all’umanità. L’oblio, la dimenticanza e la stessa rimozione sono subentrate quasi subito e progressivamente per gabbare diabolicamente (con la suprema intelligenza demoniaca) l’eterna Verità dell’esistente. Che naturalmente può essere approfondita e sempre più arricchita dalla ricerca della Ragione. Sempre però che accetta di sottomettersi alla Fede della primigenia ragionevolezza, anche intuitiva: discendente dalla sua sempre logica Creazione.
Tutta la congerie di filosofi, detti esclusivamente gnostici antagonisti alla totale religiosità, e ora neo-gnostici, non è riuscita a negare (se non a svalutare o furbescamente ignorare) la Verità perenne, per la quale l’uomo si è sempre anche spontameamente accorto,  veramente e inestirpabilmente malgrado tutto, di vivere e di morire. Il fatto di appartenere a questa unica e meravigliosa attività, inevitabilmente reale e ineluttabilmente veritativa, ora conforta la mia tarda età, piena (ovviamente) di acciacchi. Ma pure di totale felicità (terrena naturalmente), come quella che già i latini chiamavano “infelix felicitas”, che mi pre-gusta (da lontano, immagino) quella paradisiaca nella, ahimé, non troppo mia meritata… santità.

Il razionalismo solo antropologico ha cercato di surrogatamente sostituire l’infinita Sapienza divina dell’eterna Verità Incarnata, fin dalla realtà della Creazione: che si riproduce ad ogni Santo Natale In che mondo viviamo? In uno talmente bello che rischia invece di rattristarmi – per antagonismo ecatologico – ad ogni momento in cui mi avvicino all’esistenza umana e  quotidiana, detta vissuta. Evidentemente, nel Peccato originale reiterato all’infinito quasi completamente metabolizzato. Comunque esistente nella sua dualità razionalmente sottoposta al dilagato suo razionalismo totalmente massificante. Mai – ripetono i più sapienti della nostra era – si doveva costatare così chiaramente la doppia “natura” (quella divina e umana) dell’universo umano nel quale si è costantemente invitati, oppure “obbligati” a meravigliosamente esistere. Da una parte il conforto dell’ancora inviolata e anche ben coltivata natura, e dall’altra l’orrenda bruttura dei uomini gnostici moderni: che solo occasionalmente – ricercando tenacemente – palesano, spesso inconsapevolmente, la vocazionalità anche divina del loro Essere. Solo che le proporzioni di queste due categorie umane sono all’insegna oggi di una rarità estrema: al punto che si rischia di viverci in completa e prudente solitudine. Mentre l’altra parte è spesso paragonata a una moltitudine che, se potesse volare, potrebbe oscurare il meraviglioso Cielo, come si dice correntemente. Il Peccato orignale, nella sua dimensione generale e di vera Civiltà cristiana, oltre alla sua consistenza tragicamente individuale e personale, prefigura il paradosso molto frequente, non trovato maggiormente supremo dalla saccenza (antica) irreligiosa, sempre nelle sue  memorie dormienti. Quelle rinvenibili, nei rarefatti momenti di discernimento divino, attivando il comando del disco duro dove, millenni di piccole verità sono rimaste comunque registrate. Questa mistica realtà è l’unica razionale che la Grazia divina ha pure illuminato di una grandezza sovra-umana intoccabile. Essa è quella che permette di dire che la Verità è l’unica a poter significare la Saggezza della vera esistenza. Anche quando il Cielo rischia di apparire completamente abbrunato dalla scemenza autolesionista del razionalismo. Con cui gli uomini cercano sempre di sostituire l’intelligenza della razionalità Incarnata: del mai detto, ovviamente e in sovrappiù, da nessun’altra religione: ”Io sono la Verità, la Via e la Vita”. La Liturgia ecclesiale riproduce nella sua essenza ed esistenza fisica quella della Rivelazione e della Vita stessa:partenso dalla mangiatoa natale all Croce e alla Risurrezione.

Il “Peccato originale”, prezzo inevitabile della Libertà dell’uomo ricevuta come dono intrinseco alla Creazione, ha prodotto rapidamente il suo primo frutto cattivo con quello dell’orgoglio della Superbia. Rimasto lo stesso e medesimo nel mondo: il reiterato, ora è così sistematico…
Chi si è inutilmente adoperato, nel tentativo di surrogare la Civiltà cristiana?
Per centinaia di anni nel rapporto veritativo, ricevuto nella Rivelazione evangelica e nella Passione fino alla Risurrezione testamentaria, contro la Chiesa romana dello Spirito Santo. La quale, se lascia errare pure i suoi prelati impunemente, fa sì che sempre tutto si corregga rettamente.
È il demonio che, nei nostri “tempi malvagi” (mala tempora currunt!), è forse tra i pochissimi a credere veramente in Dio. A cui non solo si è ribellato, ma che riproduce – non automaticamente –  l’incredulità endemica, vissuta da tutti, almeno come tentazione e per tutti gli uomini. O meglio, che finiscono per pensare fermamente di auto-salvarsi autonomamente. E sempre più esplicitamente operano teoricamente e socialmente, con molta efficacia, almeno dal Rinascimento.
In corrispondenza alla parallela evidenza delle scoperte geo-scientifiche e tecnologiche (dalla scoperta dell’America, alla dimostrazione copernicana fino al Gutenberg della stampa riproduttiva…). Tutte pronosticate nell’infinita ricerca cooperativa con l’uomo e vocazionalmente anche profetizzate nella Bibbia. Le quali erano state tutte ingenerate da millenni di Civiltà religiosa monoteista e cristiana. Già nella Genesi, quindi nel primo Libro Sacro, l’eterno orgoglio del serpente, virtuale e reale primo antiCristo della storia,  in vari e importanti episodi aveva già suggerito all’uomo il suo “Peccato originale” di ribellione al Creatore. Che sarebbe diventato ovviamente fatidico.
Il caos della Torre di Babele, in effetti, aveva spiegato religiosamente quello che oggi affigge, perfino nei dettagli, quanto si sta ancora risvolgendo sotto i nostri occhi: non avendolo capito e assimilato veramente, essi si ripropongono tragicamente con puntualità raccapricciante. Si tratta del prezzo – pagato ovviamente molto caro –  della Libertà donata e ricevuta ad ogni sempre festiva nascita. Ora invece,  molto negletta. Il primo detto “vizietto” dell’umanità, quello contenuto come iniziale nel primo comandamento del Decalogo (e che Dio consegnò a Mosè sul Sinai: “Non avrai altro Dio al di fuori di me”), è infatti lo stesso generalizzato dal profondo peccato di surrogarsi rpetuto   modernamente e modernisticamente, al posto del proprio Creatore. Fino a cercar anche di eliminarLo definitivamente o fin dalle prime intenzioni. L’infinita Sua Misericordia ha anche edulcorato la sostanza della grande trasgressione per Superbia, che il Cristianesimo aveva poi particolarmente sottolineato, nell’indispensable almeno contrizione del peccatore. Dio aveva risolto distruggendolo, nella sua immensa Misericordia, il primo grande problema posto dall’uomo, quasi appena dopo la sua creazione:  subito si era messo a costruire la sua perniciosa Torre di Babele. Nella quale l’uomo, peraltro, già “non si intendeva più irreligiosamente con i suoi simili”, come esattamente oggi. Essa voleva raggiugere, competitivamente in altezza, l’impenetrabile nell’anti-tempo del Cielo, per permettergli impossibilmente di sostituirsi al Creatore come uomo anchesì auto-divinizzato su Terra. In tal modo Dio disperse i già fedifraghi umani eretici su tutto il Globo in cerca, invece e piuttosto di Verità, d’identità, lingue e culture diverse…: allo scopo di pure arricchirsi, in quanto rapidemente erano diventati anchesì pigri e ignoranti, oltre che indebitamente orgogliosi e protervi:  primo grande peccato origine di tutti gli altri. Aricchirsi anche di frutti sconosciuti e prodotti, inevitabilmente generativi, con le loro intrinseche techniche in fièri e “produttori” (mai scopritori umilmente consapevoli di iniziali Verità…).
Il primo obiettivo fattuale è quasi tutto completmente riuscito: le rivoluzioni industriali ne sono comunque un pallido esempio. Ma l’ideologia della “Volontà di potenza” illegitimma non solo è purtroppo rimasta, ma si è strutturata tacitamente ed esplicitamente come indiscutibilmente “vocazionale”: se è tecnicamente possibile , tutto diventa realizzabile…!
Appena la cosa fatta (almeno provvisoriamente!) anche se la ricerca si è mostrata eterna come Rivelato, in modo pure cooperativo tra uomini e Grazia del Dio Trinitario, ecco che la Chiesa fondata e diretta (a Suo modo) sempre da Cristo Incarnato e asceso al Cielo, negli ultimi cinque secoli, ha cominciato a sbandare in modo grave e in modo sistematico nei sui insegnamenti divini dalla Creazione e dall’Incarnazione. Con i primi scismi protestanti… O per esempio cominciando a progettare anche la divina Misericordia fino a concepirla pure al di là dell’indispensabile pentimento preventivo e soggettivo. Si tratta di quello furbetto e modernista dei peccatori moderni senza Sacramento della Confessione! Il gesuita eretico Rahner, con tutta la sua cosiddetta teologia (immanentista e antropologica), era già passato da là. Fino a giustificare un Papa che crede all’“inferno vuoto”!…

Che fare oggi? È la domanda che tutti si pongono e a cui son certi di rispondere le varie Von der Leyn, Biden, la forse presidente Harris o l’attuale favorito Trump e la Meloni: primo, non uscire dalla Chiesa romana, perché non è solo modernista, ma soprattutto Mistica e sempre di Cristo…
Che si pensi quindi anche a tutti quelli, soprattutto che ci comandano e che noi abbiamo dissennatamente eletto. Essi non solo non si sono mai pubblicamente identificati (anzi!) con tale Verità eterna, ma  nemmeno l’hanno minimamente al loro orizzonte e ne sono anche gli antagonisti irriducibili: con  la loro falsa coscienza e col  politicismo ostracista, rivoluzionario e sempre culturalmente violento almeno nel metodo!  
Una volta che si è tentato di abolire Dio e invano sostituirlo, anche sul piano detto “teoretico”, con la filosofia sola  permessa solo umana, avendola separata pure internazionalmente dalla epressione  della Fede (però al massimo, solo e rigorosamente a livello intimistico, individuale e relativisticamente con tutte le altre religioni diverse e oggettivamente farlocche), l’uomo moderno e modernista ha svipuppato il suo fatale razionalismo. In modo massimamente e paradossalmente anti-razionale. Anteponendo falsamente e totalitariamente come “Ragione solo antropologica”: a tutt’altra dimensione non-veritativa della Realtà! Da cui il loro sguazzare nel relativismo globale anchesì dogmatico. Anche sull’orlo del baratro finale e mortale, contro il destino vocazionale impresso dalla Creazione divina alla stessa umanità. Per cui il mito del politicismo delle varie ideologie (riducibili e riconducibili a quella di sinistra, ma pure di destra, anche se con ben diversa e tragica pericolosità), che ora attanaglia la vita subalterna almeno pubblica e perennemente in crisi del mondo intero, falsamente sempre “festante”. La dottrina Sociale dlla Chiesa? Mai sentito parlarne anche per ognuno dei nostri contemporaneie, in quanto completamente silenziata e da tutto il clero (anche quello raro esterfatto oppure opportunisticamente silente) ma supposto pure ormai ignorante. L’aver ostracizzato la Verità al di fuori della dimensione pubblica, vale a dire aver definito La bufala gigantesca, quella relativa alla Verità del Cristo Re dell’Universo, non è senza conseguenze disastrose e ultime. Avendo affermato e relegato di fatto nell’intimismo – anche se spessissimo in modo molto implicito ma permanentemente strutturato – l’inconsistenza supposta diabolicamente della vera e unica Religone Rivelata, quella Cattolica con la Sua Chiesa romana e con tutti i suoi valori esistenziali, son stati invalidati e contraffatti. Tutti!
La politica originale, nobilissima, oggi idolatrata anche se in pratica non veramente seguita e capita, fino a giungere a non meno della metà di votanti per ogni popolazione avendone il diritto, è così diventata culturlmente politicista, sempre parziale e massimamente opinabile in modo sistematico. In quanto – ci si ricordi – infondata e solo amputatamente strumentale: opposta alla Verità eterna e negata anche filosoficamente, col “solito vizietto” sempre surrogato.
Cosa allora fare? Niente di correntemente fattuale e immediatamente reattivo sul piano giust’appunto politico o più realisticamente politicistico. Le masse anche di destra sono talmente abbrutite di razionalismo antirazionale di sinistra che è perfettamente inutile lanciarsi ora in progttualità attivamente politiche.  Nient’altro che testimoniare, spiegare e rispiegare: bisogna rievangelizzare tuto l’Occidente! Mentre si cerca di pazientemente decostruire continuamente la falsa filosofia che sempre ed in modo infinito continuerà a diabolicamente cercar di ridefinire ideologicamente il Senso (già definito perché pure Rivelato!) , ora neo-gnostico e implicito, a destra, come ancor più gravemente in modo ignorante e arrogante nichilista a sinistra. Come si dice, a 360 gradi. E soprattutto, preghiamo in primis per il Papa e il suo clero, affinché si convertano tutti alla vera Fede: piuttosto che correre appresso alla fatale e mai esauribile scemenza del mondo!

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