Già san Pio X aveva dedicato un’enciclica al modernismo nel 1907 (la “Pascendi”) in cui, realista per il passato e profetico per l’attuale futuro, annunciava precisamente quanto sta accadendo.
La decisione degli eterodossi modernisti è stata, fin dall’inizio, di rimanere all’interno della Chiesa cattolica e non di uscirne. Nella speranza di cambiarla e distoglierla dalla sua certezza, anche se incompleta e sempre da approfondire teologicamente, dell’eterna Verità. In questo iniziava così pure l’era del relativismo rispetto alla Verità. Questa era già considerata da allora inesistente e, soprattutto, inutile da ricercare, in modo totalmente protestantizzante. Papa san Pio X aveva definito in effetti il modernismo completamente la “sintesi di tutte le ideologie e delle eresie della storia”!
La sua tendenza costante è quella di conservare continuamente una religione di origine cristiana ma decisa a conformarsi a due “formulazioni” coincidenti. La prima è quella ultimamente rahneriana tutta intrisa della sua costruzione razionalistica di buonismo relazionale assolutamente non razionale. E soprattutto lontano dalle Leggi divine rivelate dalla Incarnazione cristiana! La seconda concezione è di una futura e convergente religione civile universale cui tutte le religioni al mondo delle diverse civiltà dovrebbero anch’esse convogliarsi, unitamente allo scopo di realizzare una unità di pace relazionale indipendentemente dalle diverse verità di ogni varia credenza trascendente…
Siffatta nuova “spiritualità”, totalmente antropocentrica e “logica”, è sostanzialmente quella perseguita dalle due tendenze più ” evidenti” della storia umana: la massone della bontà cosiddetta, priva di dogmi sovrannaturali detti “inevitabilmente bellicosi”, da una parte. E dall’altra, l’inclinazione supposta naturale dell’uomo a riconoscersi nell’aggregazione spontanea e politica, ora totalitaria e onusiana: grosso modo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Siffatta nuova unitarietà sincretica e irreligiosamente così prodotta, sarebbe induttivamente derivata dalla fusione delle varie culture e civiltà diverse sul Pianeta Terra. La quale sarebbe, a sua volta, la sola soluzione mondiale ai problemi ora contradittori e antagonisti nel mondo. Essa si sta costruendo, si dice e si propone da quasi tutte le forze culturali, politiche ed economiche agenti internazionalmente!
Sola e unica antagonista strategica sarebbe giust’appunto la cosiddetta strategia della “pretesa” Verità creduta dogmaticamente per Rivelazione detta dai soli cattolici divina nell’Incarnazione della Morte e Risurrezione di Gesù! Tutte le altre religioni sarebbero sostanzialmente già pronte per questo “Grande Reset”, o molto vicine a volerlo realizzare. Il problema posto dal Cattolicesimo è della Verità, creduta dogmaticamente per Fede, ma che non esisterebbe. “Perché è la Verità a non esistere filosoficamente“: “in quanto non ritenute dimostrative“, dicono tutte le componenti maggioritarie umane ora di nuovo gnostiche!
Tutti i Papi, da più di due secoli, hanno sempre denunciato l’immanentismo antropocentrico infiltrato nella Chiesa, dopo lo scisma protestante luterano e anglicano: quello detto “riformista”!
Pio IX col suo Sillabo, ma pure Pio XI e tutti i Papi successivi al Concilio di Trento avevano condannato apertamente e solennemente il modernismo come letale per la Chiesa cattolica. Abbastanza inutilmente, visti i risultati vistosi e che hanno permesso all’eterodossia di sguazzare tranquillamente all’interno della Chiesa, alla fine dell’infernale secolo ventesimo. La salvezza dell’uomo, in quanto di Salvezza si tratta, non può essere il frutto del solo lavoro volontario e cosiddetto unitario degli uomini. Il destino della nascita, della morte e della vita conducono e derivano dall’Evento divino cristiano e trinitario di Dio che si è posto come “Vita, Via e Vérità” nell’Universo! La Rivelazione evangelica dell’Incarnazione di Gesù ha già detto, nell’essenziale già tutto: certo, da culturalizzare e approfondire. Ma tutto è stato detto nella Verità della Croce. Tutto il resto non può che essere l’opera del demonio e quindi dell’Anticristo. Per cui, non bisogna ribellarsi all’eresia di un Papa, ma nemmeno obbedirle! Naturalmente tutte queste Verità, dello stesso Credo cattolico, non vengono affermate così ingenuamente, anche se veritativamente, come ho appena fatto. Della teologia e delle sue idee eretiche sulla “Nuova Chiesa” bergogliana, il Papa attuale ha il massimo disprezzo e le lascia la parola ai… teologi “parolai e chiacchieroni“. All’eccezione del prolifico gesuita tedesco Rahner, autore per una cinquantina d’anni, di ricerche culminate nel fatto che potesse vivere “cristianamente” (?) in more uxorio con la sua amante (senza più dir Messa!). E soprattutto nella conclusione della perfetta inutilità della Chiesa in quanto “Dio si sarebbe rivelato già direttamente all’uomo senza alcun istituto o Magistero intermediario“… La Chiesa, quindi sarebbe inutile e da superare… Niente di più immanente! Tutta codesta “teologia” viene dispensata da Papa Bergoglio in astute pillole ben dosate ma costanti nella continuità, da già prima di essere eletto Papa. Mentre si resta nella Chiesa e si cambia tutto l’essenziale, non l’apparente, a mano a mano, in modo “indolore” e con intermittenza progressiva e “sostenibile”…
Di fronte all’attuale “scisma interno” alla Chiesa, Papa Francesco ha aperto la strada alla crisi più grave della storia con la detta “strategia” di non lasciarla più, rimanendoci per traviarla tutta col progetto mondialista del “Nuovo Reset” planetario, definito come “crimine contro Dio”.
La Chiesa cattolica è sempre una sola e vera nell’eterno. Sono gli uomini che la comandano e la costituiscono che possono essere a volte eretici nei millenni. È naturalmente già successo ben altre volte! Essa era del resto già protestantizzante nel secolo scorso via l’apertura del Concilio Vaticano II. E con l’ignobile e impensabile accordo di Metz, alla sua vigilia. Con il Soviet Supremo nel baratto di far partecipare alla Grande Assise romana alcuni ecclesiastici della religione ortodossa… Con l’impegno però assurdo di non parlare, né direttamente da vicino né da lontano, del problema numero uno dell’umanità all’epoca: il comunismo! Allorquando la teoria sociale e politica marxista era stata solennemente ben scomunicata, nemmeno una decina di anni prima, da Papa Pio XII.
La prova storica dell’errore fondamentale del Concilio Vaticano II era pure che fosse annunciato anche falsamente come “solo pastorale”. Impossibile! Tutte et ognuna delle pastorali possibili sono sempre teologiche e dottrinali per definizione. Già dall’alba, si cominciava così ad annunciare uno dei principi di base del modernismo ormai classico: l’ambiguità metodologica del linguaggio.
La decisiva prova, del resto, dell’impostazione spensierata e modernista di questo’ultimo Concilio è data dal fatto che in una ventina d’anni lo stesso comunismo ha poi confessato pubblicamente, di fronte al mondo intero, il suo fallimento totale. Quella stessa certezza superficiale di fallimento che aveva ipnotizzato tutti gli avvenimenti cosiddetti salvifici per l’umanità, in più di un secolo di storia mondiale. La stessa falsificazione è oggi in atto, dopo più di trenta anni di attualità sempre trionfante. In effetti, dopo il crollo di questa ideologia materialista per eccellenza, si è riconfermata la sua originaria infondatezza antropocentrica, trasformando leggermente il suo economicismo in psicologismo e sociologismo puntualmente immanentista e fatalmente ancor più totalitario. Dal punto di vista politico, il marxismo ha pure sommato al suo intrinseco dispotismo ideologico, quello dello gnosticismo tipicamente capitalista e libertario. Esattamente come tutti, veramente tutti, più o meno gli altri partiti liberali, libertari o detti social-democratici statalisti. Da cui il bisogno estremo di un partito urgente veramente cattolico ora mancante (!), ispirato alla DSC (Dottrina Sociale della Chiesa) e testimoniale. E opposto all’attuale europeismo totalitario, scaturito dalla follia traditrice di Maastricht e dalla sua scervellata divisa dell’Euro, ingiusto perché inegualmente molto prematuro.
I Cristiani cristocentrici e petrini non devono far altro che pregare intensamente lo Spirito Santo. Affinché illumini il Suo popolo perché capisca che un Papa intermittente non può che introdurre l’era dell’Anticristo. Naturalmente denunciando tutte le sue pratiche e dichiarazioni sincretiche.
Il totalitarismo più dispotico e transumanista del peggior ventesimo secolo non è scomparso con il fallimento delle ideologie: esso si è anzi diabolicamente metamorfosato sulla base ancora peggiore delle ultime invenzioni anti-teocentriche e razionaliste, sempre sovvertitrici delle eterne Leggi di Dio.
Per cui, oltre alla religiosa Preghiera quotidiana delle Ore e alla fedeltà culturale e teologica alla dottrina rigorosamente cattolica, si deve riparare alla deriva eretica e apparentemente edonista di molta parte del popolo ex e falsamente cattolico. In che modo? Pregando e frequentando i Sacramenti ancor più. Unitamente allo scopo di voler realizzare una utopica unità di pace relazionale, indipendentemente dalle diverse verità di ogni varia credenza trascendente. Siffatta nuova “spiritualità” totalmente antropocentrica e detta “logica” è sostanzialmente quella perseguita dalle due tendenze più “evidenti” dell’attuale storia umana: la massone della bontà oligarchica cosiddetta umanistica priva di dogmi veritativi sovrannaturali detti dell’inevitabile bellicosità romana. E nel contempo, dalla inclinazione, supposta naturale dell’uomo, a riconoscersi nell’aggregazione spontanea e politica onusiana: quella grosso modo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), gestita dai Paesi più tiranni. Siffatta nuova unitarietà sincretica e falsa, prodotta induttivamente dalla fusione delle varie culture e civiltà sul Pianeta Terra, sarebbe la sola soluzione mondiale ai problemi ora contradittori e antagonisti nel mondo. Essa si sta costruendo, viene detto continuamente dai media asserviti, da tutte le forze culturali, politiche ed economiche, agenti internazionalmente.
Sola antagonista strategica sarebbe giustappunto la cosiddetta “pretesa di Verità” creduta dogmaticamente, per Rivelazione divina nell’Incarnazione della Morte e Risurrezione del Cristo cattolico. Tutte le altre religioni o sette sarebbero sostanzialmente già d’accordo, a priori, con il “Grande Reset”, o molto vicine a realizzarlo!
Il dovere del cattolico di dissentire dal Papa, dicendolo, ogni qualvolta la Verità divina è calpestata.
Il problema posto dal Cattolicesimo veramente petrino relativo particolarmente alla Verità, semplicemente non esisterebbe. Perché è la Verità – dicono già dopo Pilato –, secondo tutte le componenti umane gnostiche, a non esistere anche filosoficamente. Esse stravolgono il mondo, denunciando implacabilmente tutte le idee razionali e promovendo quelle irrazionali o razionaliste. Così sostengono, giorno e notte e massimamente tutte le idee anti-teocentriche grazie a tutti i media che non trasmettono altro che falsificazioni esistenziali. Anche la Chiesa cattolica, sebbene con astuta intermittenza, non fa quasi ora altro. Da dove viene l’obbedienza a questo Papa eretico? I suoi discorsi spesso melensi, buonisti e sincretici convincono le masse abbrutite e terrorizzate dalla massificazione della nostra era falsamente signorile, lisciando loro il pelo, senza che queste si convertano al Cattolicesimo. Anzi! Per cui c’è un grande equivoco in questa “obbedienza” che si realizza apparente nella misura (molto ampia, del resto) tra i propri convincimenti e quelli del Pontefice: si inserisce in questo iato la propaganda totalizzante di tutti i media audio-visivi prezzolati. Anche da parte, a volte, dei cattolici auto-definiti “giussaniani” che obbediscono pedissequamente al Papa: in questo caso l’equivoco è nell’atteggiamento totalmente rigoroso e dipendente dall’Autorità – siccome il Cristianesimo riguarda tutta la Vita, dall’alfa all’omega – di don Giussani in totale sua Fede. Solo che lui aveva la Grazia di obbedire – come legge, questa, imperitura dell’esistenza – a tre-quattro Papi “abbastanza petrini” che avevano ben chiaro, ogni giorno, che il loro primo dovere era fondato sul classico e fedele “Non possumus“!
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